AIO Roma, la sede romana dell'Associazione italiana odontoiatri guidata da Piero Bianco, ha coinvolto oltre 20 studi odontoiatrici privati della capitale per un progetto di cooperazione con il Centro Caritas capitolino impegnato a dare sollievo alle persone in difficoltà. Ufficializzato alle celebrazioni del World Oral Health Day, il progetto punta alla cura dei rifugiati ucraini giunti in Italia per sfuggire alla guerra. Dallo scorso aprile, i dentisti volontari hanno donato cure odontoiatriche, prevalentemente a donne e bambini, regalando così un po' di normalità alle persone che ormai da quasi un anno vivono l'incubo di una guerra, ad occhi aperti.
Le cure erogate dai volontari di AIO Roma
I gesti di aiuto e solidarietà messi in campo dagli oltre 20 studi privati romani che hanno aderito all'iniziativa vanno oltre i numeri. Sino ad oggi, gli odontoiatri di AIO hanno comunque accolto 64 pazienti, 70% donne, 40% minori, per prestazioni odontoiatriche urgenti e indifferibili. Nell'arco di sei mesi hanno effettuato 52 otturazioni, 6 cure canalari, 17 estrazioni, 4 sedute di igiene dentale e 32 fra radiografie e prescrizioni. Tuttavia, non sono mancati neppure interventi su protesi o apparecchi ortodontici, e in qualche caso il dispositivo medico è stato costruito per intereo e donato al paziente dal professionista.
"Le emergenze si susseguono (Covid, profughi afghani, ucraini) e a pagarne le conseguenze sono i più poveri di ogni nazionalità", osserva Roberto Santopadre, odontoiatra AIO, Direttore Sanitario del Centro Caritas di Roma. Di recente è risultato vincitore del Waterfalls Global Award, il premio assegnato negli Emirati Arabi a riconoscimento dei servizi umanitari con un impatto positivo e duraturo sulle comunità servite. "Le emergenze sono anche occasione per alimentare una solidarietà diffusa e diretta, dove ognuno può fare qualche cosa. Questo, messo a sistema e testimoniato, può sensibilizzare l’intera comunità all’impegno contro le disuguaglianze sociali e sanitarie e contrastare le forme di esclusione e di marginalità".
AIO mette un piede nella storia
Il rischio di cadere nella retorica, parlando di volontariato, è dietro l'angolo, eppure questa esperienza sembra davvero dare tanto a chi la vive. "Alcuni dei dentisti che hanno aderito al progetto", fa sapere Santopadre, "sono lontani da AIO e non avevano mai avuto esperienze simili. Evidentemente hanno sentito il bisogno di mettere, per così dire, il piede nella storia, perché l'emergenza ucraina interessa tutti. Le storie che abbiamo sentito dalla voce delle persone che hanno ricevuto un aiuto dagli odontoiatri volontari non possono lasciare indifferenti. Oltre ad aver curato questi profughi, abbiamo cercato di donare un po' di normalità, soprattutto ai bambini con cui siamo riusciti persino a scherzare".
Il volontariato, per esperienza condivisa, dice Santopadre, sotto il profilo umano dà al volontario più di quanto lui stesso doni agli altri. Permette di dare voce a chi non ce l'ha, ma non solo. "Può essere un'esperienza utile anche per la nostra vita professionale, perché ci aiuta a ridimensionare i nostri problemi. La speranza è che la società non abbia bisogno del volontariato per erogare i servizi essenziali ai cittadini, neppure in ambito odontoiatrico. Tuttavia, laddove ce ne fosse bisogno, come in questo caso, è una risorsa preziosa, e la nostra di odontoiatri in modo particolare, essendo i nostri studi disseminati sull'intero territorio, come le farmacie".
Come aderire all'iniziativa
Gli odontoiatri interessati ad aderire al progetto, partito a Roma ma esteso a tutta Italia, possono scrivere all'indirizzo servizi@aio.it oppure telefonare al numero 3663040347. Gli operatori addetti raccoglieranno le generalità del dentista, il luogo in cui opera e la sua disponibilità oraria. Trasmesse le informazioni, gli uffici Caritas locali provvederanno ad affidare ai dentisti volontari i pazienti bisognosi di cure.
Al numero 0688815190 o all’indirizzo emergenzaucraina@caritasroma.it, invece, Caritas fissa l’appuntamento al paziente con uno degli studi aderenti più vicini.