Il trattamento endodontico contiene in sé elementi di incertezza che a volte rendono difficile una prognosi certa. Un gruppo di ricercatori della Ewha Womans University di Seoul, Corea del Sud, ha condotto uno studio per comprendere le ragioni del successo, ma anche del possibile fallimento di un trattamento endodontico. Certi che queste informazioni possano aiutare i clinici a fare prognosi più corrette e a migliorare gli esiti del trattamento. BCM Oral Health ne ha pubblicato i risultati.
Le possibili cause di fallimento
Lo studio mirava a valutare i potenziali predittori del fallimento precoce dei trattamenti endodontici. Più nel dettaglio, i ricercatori hanno esplorato i fattori che contribuiscono al fallimento del trattamento canalare iniziale, concentrandosii sull'influenza del tempo trascorso dall'inizio del trattamento. La ricerca, uno studio di coorte retrospettivo, ha coinvolto 1.262 pazienti che avevano richiesto trattamenti endodontici: 175 pazienti sono stati inclusi nell'analisi. Gli autori hanno indagato possibili cause di fallimento del trattamento endodontico, come la scarsa qualità dell'otturazione, lo stato coronale inadeguato, i canali aggiuntivi non trattati, la complessità anatomica, la separazione degli strumenti, la perforazione iatrogena, le crepe e le lesioni endodontico-parodontali.
Due gruppi a confronto
I ricercatori hanno diviso i pazienti in gruppi "a breve termine" e "a lungo termine", a seconda del tempo trascorso dall'inizio del trattamento (meno di 5 anni e più di 10 anni, rispettivamente). Poi, hanno analizzato e confrontato le cause del fallimento nei due gruppi. Inoltre, hanno eseguito un'analisi dei sottogruppi basata sul numero di anni trascorsi dall'inizio del trattamento nel gruppo "a breve termine. Il modo ritenuto più idoneo per esplorare ulteriormente l'associazione tra tempo e causa del fallimento (meno di 1, 2, 3 e 4 anni, rispettivamente).
I risultati in sintesi
I canali aggiuntivi non trattati erano presenti nel 21,7% di tutti i casi, e nel 36,9% e 6,4% dei casi nei gruppi "a breve termine" e "a lungo termine", rispettivamente. L'analisi multivariata ha mostrato che la presenza di canali aggiuntivi non trattati era significativamente associata al fallimento "a breve termine" rispetto a quello "a lungo termine". Infine, i canali aggiuntivi non trattati erano anche associati al fallimento endodontico entro 1, 2, 3 e 4 anni.
Conclusioni e suggerimenti
La presenza di canali aggiuntivi non trattati è un predittore di fallimento endodontico entro cinque anni dal trattamento canalare radicolare iniziale. Per ottimizzare la prognosi a lungo termine, secondo i ricercatori è importante individuare e trattare tutti i canali radicolari durante il trattamento iniziale.