I trattamenti ortodontici sono sempre più diffusi, anche grazie alla crescente sensibilità dei pazienti sulla salute orale. La ricerca su questa tipologia di trattamenti si concentra sui pazienti che necessitano di correzioni dentali. Mancano invece dati nazionali sulla frequenza di queste visite e sui pazienti coinvolti. Uno studio recente, condotto da un pool di università statunitensi, ha analizzato il profilo di chi riceve questi trattamenti e i vantaggi per la salute dentale che ne derivano. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su Dentistry Journal.
I dati preliminari della ricerca
Per valutare il profilo di chi riceve trattamenti ortodontici, i ricercatori hanno raccolto i dati del Medical Expenditure Panel Survey riferiti al 2019. E subito annotato differenze significative: il 61,1% dei pazienti erano donne, il 60,8% bianchi, e il 67,6% aveva meno di 18 anni. Anche il reddito familiare aveva un'influenza: il 52,7% dei pazienti aveva un reddito di almeno 100mila dollari.
Le correlazioni emerse
Dopo aver considerato fattori come età, genere e reddito, i ricercatori hanno osservato che chi usufruiva dei trattamenti ortodontici aveva minori probabilità di avere malattie gengivali e di doversi sottoporre ad estrazioni dentali rispetto a chi non li riceveva. Il dato è significativo. Tuttavia, è importante notare che i benefici, secondo i ricercatori, potrebbero non derivare solo dai trattamenti stessi. Spesso, infatti, chi può permettersi questi trattamenti ha anche maggiori risorse finanziarie, il che può contribuire a una migliore salute orale complessiva.
I trattamenti ortodontici, un nuovo punto di vista
Secondo gli autori di questa ricerca, analizzare l'accesso ai trattamenti ortodontici tra diverse categorie offre una panoramica importante sull'accessibilità ai trattamenti, sugli impatti sulla salute dentale e sul benessere sociale. Queste informazioni potrebbero guidare politiche più inclusive, migliorare i metodi di trattamento e garantire una migliore assistenza dentale per tutti. Il che equivale a ridurre le complicanze dentali e a promuovere la salute orale.