E’ stato definito dagli studenti “uno dei più difficili degli ultimi anni” e, in effetti, il test d’ingresso per i corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria ha mietuto le sue vittime. Ben il 52% degli studenti non ha infatti raggiunto nemmeno il punteggio minimo per entrare in graduatoria (fissato quest’anno a 20 punti).
I candidati effettivi che lo scorso 8 settembre hanno sostenuto la prova sono stati 53.268. Tra questi, coloro che si contenderanno i 9.530 posti di Medicina e Chirurgia e i 792 di Odontoiatria sono 25.579.
Il punteggio medio nazionale fra gli idonei è 30,86. Il punteggio medio più alto a livello di ateneo è stato registrato a Pavia, con 33,74 punti. Il punteggio più alto in assoluto, 80,90, è stato invece registrato sia all’Università degli Studi di Torino che presso l’Università Federico II di Napoli.
I primi 100 in classifica sono distribuiti in 27 atenei, con una concentrazione più alta a Padova (18) e all’Università degli Studi di Milano (14).
Risultati che, se da un lato preoccupano, dall’altro sorprendono: il test medicina e odontoiatria ha sì causato un gran numero di studenti esclusi, ma altresì ha mostrato dei punteggi più alti rispetto agli scorsi anni nella prima parte della graduatoria.
Da quanto pubblicato (in forma anonima) dal MIUR, gli studenti hanno risposto bene alle domande di logica, biologia e matematica, mentre hanno avuto diversi problemi con i due quesiti di cultura generale.
Tutti i risultati sono visibili al link www.accessoprogrammato.miur.it.
