Autori

Riccardo Sirello*
Giacomo Nofri**
Rolando Ceccarelli**
Camilla Nicole Pecora**
Gabriele Edoardo Pecora**

*Università degli Studi di Milano
**Libero professionista

Corrispondenza: riccardo.sirello@unimi.it

Utilizzo multidisciplinare del Surgiplaster
- Ultima modifica: 2025-03-04T12:33:07+00:00
da K4

Abstract

Scopo dello studio. Lo scopo del progetto di studio è quello di fornire le motivazioni scientifiche per le quali si consiglia l’utilizzo del solfato di calcio (Surgiplaster) in odontoiatria ogni qualvolta si ritenga necessario al fine di migliorare sia la predicibilità clinica che la morbidità post operatoria.
Materiali e metodi. Il Surgiplaster può essere utilizzato in chirurgia orale negli alveoli post-estrattivi, nelle cavità post cistectomia e post prelievo di osso. In endodonzia come otturazione negli apici beanti e nelle perforazioni delle forche radicolari e della membrana sinusale, nelle lesioni bicorticali e in quelle endo-perio. In parodontologia nel trattamento dei difetti ossei; in implantologia come materiale da innesto nel rialzo del pavimento del seno mascellare, nelle deiscenze o fenestrazioni ossee, nello split crestale, nelle perimplantiti, negli impianti post-estrattivi.
Risultati. La solubilizzazione del Surgiplaster nei liquidi organici avviene con meccanismo idrolitico rilasciando ioni calcio e solfato, sostenendo con i primi, per la durata del riassorbimento, la neo-angiogenesi e la neo-osteogenesi. I solfati invece, vengono degradati dal ciclo di Krebs e diventano anidride carbonica e acqua così che non aumenti il livello di calcio nel siero.
Conclusioni. Il Surgiplaster ha dimensioni e forma dei granuli in modo che il loro riassorbimento sia più bilanciato e abbia una stimolazione cellulare più costante e prolungata. Inoltre è di grande utilità nella pratica quotidiana per la sicurezza e la maneggevolezza nell’utilizzo e per la molteplicità delle indicazioni di applicazione oltre che risultare naturale e biocompatibile.

Simplicity, repeatability, minimally invasiveness and predictability in the multidisciplinary use of the Surgiplaster

Aim of the study. The aim of the study is to provide scientific reasons for using calcium sulphate (Surgiplaster) in dentistry and why its use is recommended whenever it is considered necessary in order to improve both clinical predictability and post-operative morbidity.
Materials and methods. The surgical uses of the Surgiplaster are various: it can be in post-extraction sockets, in cystectomy residual defects and post-bone harvesting. As for Endodontics it can be used as a filling in open apices and for both perforations of the root furcation and sinus membrane and in bicortical and endo-perio lesions. As for in Periodontology it can be used in the treatment of bone defects, in Implantology it can be used as a grafting material in the sinus floor augmentation, in bone dehiscences or fenestrations, in split crest, in peri-implantitis, in post-extractive implants.
Results. In-vivo dissolution of Surgiplaster is realized with a hydrolytic mechanism through which, in contact with biological liquids, it releases calcium and sulphate ions. The dissolved material, combining with phosphate deposits, forms calcium phosphates, makes up the “aggregation nuclei”, which supports and stimulate bone growth. Sulphates are degraded by the Krebs cycle and become carbon dioxide and water, so that the calcium level in the serum does not increase.
Conclusions. Size and shape of the Surgiplaster’s granules are made so that their reabsorption is more balanced and has a more constant and prolonged cellular stimulation. It is also great in daily practice for its safety and ease of application as well as its multiplicity of application being together natural and biocompatible.

 

Utilizzo multidisciplinare del Surgiplaster
- Ultima modifica: 2025-03-04T12:33:07+00:00
da K4

L’utilizzo del solfato di calcio sotto forma di granuli può rivelarsi utile in molte situazioni cliniche e in vari ambiti. Una breve rassegna sulle possibilità di impiego nella pratica quotidiana.

La storia dell’applicazione del solfato di calcio è costellata da una serie di osservazioni cliniche, di ricerche, di malintesi che hanno, spesso, condizionato negativamente gli utilizzatori:

1) il riassorbimento troppo rapido, rispetto alle necessità rigenerative;

2) l’indurimento, ostacolato dalla presenza di sangue e fluidi;

3) l’elevata calcemia;

4) la dolorabilità, condizionata dalla estrema acidità nel difetto.

Tutto questo, in parte riferito al gesso di Parigi, è parzialmente vero, nel senso che gli inconvenienti riferiti sono legati a vari tipi di solfato disponibili in commercio, a diverse tecniche di utilizzazione, a situazioni cliniche non idonee che non consentono di sfruttare al meglio le proprietà del materiale. Differenti formulazioni portano a diversi risultati.
Considerando che le applicazioni sono molteplici in Odontoiatria, ma anche in Ortopedia, in Otorinolaringoiatria e in altre specialità mediche e considerando che il solfato di calcio, come materiale grezzo, è ottenuto attraverso procedimenti particolari e contiene varie altre sostanze e impurità (esiste in forma alfa, beta, gamma), si può capire come i risultati e le applicazioni possano presentare aspetti controversi e differenti valutazioni.
Per tali motivi noi parliamo di Surgiplaster riferendoci a un biomateriale ottenuto con vari e differenziati processi, che attribuiscono proprietà particolari e che producono effetti unici.
In un recente articolo di Thomas e Puleo (1) si dice: “Il solfato di calcio occupa una posizione unica nell’universo dei materiali da rigenerazione. Ha una storia di utilizzo clinico piú antica e piú lunga rispetto ad altri materiali ed é largamente riconosciuto come materiale ben tollerato con applicazioni nella rigenerazione ossea. Nonostante queste positive caratteristiche non ha mai raggiunto una grande popolarità, anche se recentemente vi è stato un ritorno di interesse”.
Alcuni articoli hanno messo in evidenza caratteristiche peculiari; Payne et al. (2) hanno valutato la capacità di fibroblasti gengivali in cultura di migrare, in risposta a uno stimolo, su vari materiali con funzione di barriera: acido polilattico, poliglicolico, PTFE e solfato di calcio.
Le cellule erano capaci di migrare più lontano sulla superficie di solfato e i fibroblasti mantenevano la loro morfologia e la loro funzionalità.
Gli Autori suggerivano che questa caratteristica poteva essere utilizzata in siti chirurgici, dove non si poteva ottenere una chiusura primaria.
In uno studio scientifico Strocchi et al. (3) hanno creato difetti ossei nelle tibie di coniglio riempiendole con solfato in granuli (Surgiplaster) o con osso autologo.
La densità microvascolare (MVD) era aumentata nei siti trattati con solfato, suggerendo un positivo effetto sull’ angiogenesi.
Questo aumento della vascolarizzazione potrebbe essere il motivo del positivo effetto biologico del materiale.
Walsh et al. (4) riempirono con granuli di solfato difetti critici nel femore di coniglio e utilizzarono l’immunoistochimica per identificare i vari fattori di crescita in situ, rilevando una elevata concentrazione di proteina morfogenetica (BMP) -2 e (BMP) -7, di fattore di trasformazione –β (TGF-β) e di fattori di crescita di derivazione piastrinica (PDGF).
Uno dei prodotti, a base di solfato di calcio, più studiato e più utilizzato è il Surgiplaster (GHIMAS, Casalecchio di Reno, Bologna, Italy).

Materiali e metodi

A seguire vengono elencate le principali situazioni cliniche, suddivise nei vari ambiti odontoiatrici, in cui è possibile l’utilizzo del Surgiplaster.

Chirurgia orale
  • negli alveoli post-estrattivi (5, 6) o post disinclusioni;
  • nelle cavità post cistectomia;
  • nelle cavità post prelievo di osso;
  • come emostatico in cavità per la capacità meccanica e chimica.
Endodonzia
  • come matrice sulla quale comprimere il materiale da otturazione negli apici beanti e nelle perforazioni delle forche e radicolari;
  • in microchirurgia endodontica (7) come emostatico, nelle perforazioni della membrana sinusale, nelle larghe lesioni, nelle lesioni bicorticali, nelle lesioniendo-perio (8).
Parodontologia
  • nel trattamento delle lesioni a due-tre pareti (9) (Figure 1-4);
  • nelle coperture radicolari (10).

 

 

Implantologia
  • come materiale da innesto nel rialzo del pavimento del seno per via crestale o laterale (11) (Figure 5-19);
  • nei siti di inserzione implantare, come stimolatore biologico nello split crestale;
  • nelle perimplantiti;
  • nelle deiscenze o fenestrazioni ossee (Figure 20-22);
  • impianti immediati (12, 13).

 

 

 

Tecniche di applicazione

La confezione di Surgiplaster contiene solfato in cemento e tre differenti grandezze di granuli: 500, 1.000 e 2.000 micron. Nelle diverse situazioni cliniche può essere utilizzato sia come singoli granuli sia come composito mischiato con il cemento.
In casi particolari può essere utilizzato con il Condress (Gentili) o con Fisiograft gel (Ghimas).

Meccanismi d'azione e di degradazione

La solubilizzazione del materiale nei liquidi organici produce un lattice di “fosfato di calcio” che occupa lo spazio e lo mantiene per le cellule osteogeniche (14).
Walsh ha dimostrato che nelle prime ventiquattro ore l’ambiente creato dalla solubilizzazione del materiale è intensamente acido (pH 5.1); nelle ore successive, invece, si ha una totale inversione e in 2-3 giorni l’ambiente si attesta su una intensa basicità.
Molti studi hanno dimostrato che la grandezza e la compattezza dei granuli influenzano grandemente i tempi di riassorbimento e la stimolazione ossea; per tali motivi questi fattori condizionano la formazione di osso sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Attraverso un particolare procedimento, è stato realizzato Surgiplaster in granuli con particolari caratteristiche di forma, di dimensioni e di compattazione.
Tutti questi elementi consentono una durata del riassorbimento del solfato di calcio idonea a sostenere la neo-angiogenesi e la neo-osteogenesi nei siti di applicazione.
La dissoluzione in vivo avviene con meccanismo idrolitico attraverso il quale, a contatto con i liquidi biologici, si ottiene il rilascio di ioni calcio e solfato. I primi, combinandosi con depositi di fosfato, danno luogo a fosfati di calcio, costituendo i “nuclei di aggregazione”, che sostengono e stimolano la crescita ossea.
I solfati vengono degradati dal ciclo di Krebs e diventano anidride carbonica e acqua.
I meccanismi fisiologici di controllo dell’organismo dettano i tempi per l’escrezione attraverso respirazione, traspirazione e urine, così che non si abbiano aumenti nel livello di Calcio nel siero. Innumerevoli controlli istologici confermano a 6 e 9 mesi, in differenti situazioni cliniche, l’assoluta e completa biodegradabilità del materiale (Figure 23-26).

 

Surgiplaster

 

Discussione

La più che trentennale esperienza clinica e le molte ricerche effettuate in vitro e in vivo oggi consentono alcune considerazioni importanti.
Questo prodotto si differenzia da altri similari per le procedure di fabbricazione, originali, che consentono di realizzare granuli di solfato di calcio con particolari caratteristiche di compattazione, forma, dimensioni e miscelazione.
La compattazione dei granuli, in particolare, consente una durata del processo di riassorbimento idonea a promuovere e favorire lo sviluppo della neoformazione ossea nei siti di applicazione (14).
La forma dei granuli, senza spigoli vivi, è determinante dal punto di vista fisiologico, in quanto migliora la funzionalità delle cellule osteogeniche, che prediligono superfici arrotondate. L’assenza di spigoli vivi è un elemento importante anche dal lato pratico, in quanto i granuli si aggregano in modo coeso con soluzione fisiologica.
Il Surgiplaster, in tal modo, grazie alle sue dimensioni, alla forma dei granuli e alla tecnica di compattazione diventa duttile e maneggevole, consentendo un utilizzo migliore, idoneo nelle varie situazioni cliniche.
In particolare, la forma più rotondeggiante consente un aumento degli spazi intergranulari, che vengono riempiti nelle ventiquattro ore dalla fibrina.
Questo consente un riassorbimento più bilanciato e una stimolazione cellulare più costante e prolungata.
Un particolare non trascurabile è che il solfato di calcio è un prodotto naturale, biocompatibile, riassorbibile e può essere positivamente utilizzato nell’Odontoiatria olistica naturale.
Il gradimento da parte dei pazienti è elevato proprio per tale motivo. Nella molteplicità di prodotti di provenienza umana, animale, sintetica, si è alimentata la diffidenza di molti pazienti verso le tecniche rigenerative, creando limitazioni terapeutiche. La semplicità nelle tecniche di applicazione favorisce la ripetibilità delle fasi operative. L’analisi statistica, molto positiva, certifica la predicibilità dei risultati.
L’aspetto che sta rendendo estremamente gradito agli operatori questo materiale è la mininvasività nei tessuti dove si opera.
In conclusione, crediamo di poter affermare che questo materiale sia di grande utilità per tutti gli Odontoiatri nella pratica quotidiana sia per la sicurezza nell’utilizzo sia per la molteplicità delle indicazioni.

Conclusioni

L’utilizzo di Surgiplaster nella nuova formulazione in granuli senza “spigoli vivi” ha portato a ottenere:

  • il controllo del dolore nelle 48 ore successive all’applicazione;
  • la solubilità controllata del prodotto;
  • la facilità nell’applicazione;
  • una qualità ottimale.

 

Bibliografia

1. Thomas MV, Puleo DA. Calcium sulfate: Properties and clinical applications. J Biomed Mater Res B Appl Biomater. 2009 Feb;88(2):597-610.
2. Payne JM, Cobb CM, Rapley JW, Killoy WJ, Spencer P. Migration of human gingival fibroblasts over guided tissue regeneration barrier materials. J Periodontol. 1996 Mar;67(3):236-44.
3. Strocchi R, Orsini G, Iezzi G, Scarano A, Rubini C, Pecora G. Piattelli A.: Bone Regeneration with Calcium Sulphate: Evidence for Increased Angiogenesis in Rabbits. J. of Oral Implantology. 2002;28(6):273-278.
4. Walsh WR, Morberg P, Yu Y, et al. Response of a calcium sulphate bone graft substitute in a confined cancellous defect. Clin Orthop Relat Res. 2003;406:228–236.
5. Pecora G. Guarnieri R., Ceccarelli R., Bonelli M., Bonetti I. Rigenerazione post estrattiva immediata. Il Dentista moderno 2002; 10:115-123.
6. Guarnieri R, Pecora G, Fini M, Aldini N, Giardino R, Orsini G, Piattelli A.: Medical Grade Calcium Sulphate Hemihydrate in Healing of Human Extraction Sockets: Clinical and Oservations at 3 Months. J. Periodontology 2004; 75:902-908.
7. Bonelli M., Bonetti I., De Leonardis D., Ricci J., Pecora G. “L’uso del Solfato di Calcio in chirurgia endodontica: trattamento delle larghe lesioni” Dental Cadmos 2001; 3: 29-34
8. Pecora G, De Leonardis D, Piattelli A. L’Uso della Microchirurgia da sola od associata all’innesto di Solfato di Calcio nel trattamento di lesioni endo-parodontali. Studio clinico controllato. Gio. It. di Endod. 2005; 1:42-5
9. Farina R, Scabbia A, Bozzi L., Barbè G, Meotti E, Trombelli L. Il Solfato di Calcio nel trattamento dei difetti parodontali infraossei. Dental Cadmos, 2009;77(2):21-30.
10. Anson D. Calcium sulfate aug- mented soft tissue root coverage adjacent to connective tissue grafting: A new tech- nique. Int J Periodontics Restorative Dent. 2003;23:337-343. 11. Pecora GE, De Leonardis D, Cornelini R, Della Rocca C, Cortesini C. Short- term healing following the of calcium sulfate as a grafting material for sinus augmentation: a clinical report. Int J Oral Maxillofac Impl 1998; 13:8
12. Pecora G, Andreana S, Covani U, De leonardis D, Schifferle RE. New directions in surgical endodontics: Immediate implantation into an extraction socket. J Endodon 1996;22:135-139.
13. Pecora G, De Leonardis D, Cortesini C, Cornelini R, Bovi M. Indicazioni endodontiche per gli impianti immediati. Studio clinico controllato. Dental Cadmos 1999; 67(2):25-33. 14. Ricci, JL, Alexander H, Nadkarni P, et al.: Biological Mechanisms of Calcium Sulfate Replacement by Bone. In JE. Davies (Ed.), Bone engineering (pp. 332-344). Article Chapter 30 Em2 Inc.

 

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