L’iniziativa organizzata in occasione della Giornata Mondiale della Salute Orale da ANDI, Fondazione ANDI onlus ed ENPAM, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, la Commissione Albo degli Odontoiatri, COI-AIOG e SIMPO, è stata un successo. All’evento hanno partecipato anche il Vicepresidente Vicario Nazionale ANDI Mauro Rocchetti e il Segretario Nazionale ANDI Nicola Esposito.
«Una buona salute orale è molto più di un bel sorriso – dichiara Giovanni Evangelista Mancini, Presidente di Fondazione ANDI onlus – Una scarsa salute orale è stata associata a una serie di patologie tra cui il diabete, le malattie cardiovascolari, il cancro al pancreas, la polmonite, l’Alzheimer».
Durante la giornata, è stato presentato uno studio della FDI (World Dental Federation – Federazione Dentaria Internazionale) condotto in 12 paesi, che si è posto l’obiettivo di capire cosa sappia realmente la popolazione sulla salute orale, quali miti siano ancora diffusi sulle cure della bocca e quali regole di comportamento vengano normalmente adottate. I comportamenti più diffusi sono risultati essere: lavarsi i denti subito dopo aver mangiato, sciacquarsi la bocca con dell’acqua per eliminare i residui di dentifricio e bere succhi di frutta, ritenendoli meno dannosi rispetto alle bibite gassate.
“Comprendere sin dall’infanzia quali sono le buone abitudini da seguire aiuta a conservare una salute orale ottimale fino alla tarda età garantendo una vita libera dal dolore e dal disagio emotivo spesso causato da problemi della bocca”, spiega l’odontoiatra Edoardo Cavallè, consigliere della Federazione Dentale Internazionale (FDI) e responsabile del gruppo di contatto che ha organizzato la giornata a livello globale.