Strumenti in lega Nichel-Titanio azionati con movimento reciprocante: una nuova prospettiva nella sagomatura canalare

I nuovi strumenti a uso singolo

L’uscita in commercio di nuovi strumenti appositamente creati per la tecnica del single file ha destato grande interesse tra i ricercatori; per verificare il loro funzionamento sono state fatte numerose ricerche sperimentali. Molte di queste riguardano la resistenza: utilizzati con il movimento per loro ideato, si sono dimostrati molto più resistenti agli stress rispetto agli strumenti Ni.Ti tradizionali usati in rotazione continua. Kim37, paragonando Wave-One primary (Maillefer SA, Ballaigues, Svizzera), Reciproc R25 (VDW, Munich, Germania) e Protaper F2 (Maillefer SA, Ballaigues, Svizzera) ha riscontrato una maggiore resistenza agli stress torsionali e alla fatica ciclica da parte dei due nuovi strumenti rispetto al Protaper, dove Reciproc risultava essere più resistente rispetto a Wave-One alla fatica ciclica mentre Wave-One risultava superiore riguardo alla resistenza agli stress torsionali. Lopes38 compara Reciproc e Mtwo nella resistenza a stress statici e dinamici riscontrando una netta superiorità del nuovo strumento in tutti i test effettuati. Se si valuta la resistenza alla fatica ciclica dei due nuovi single file, Reciproc risulta essere superiore secondo gli studi finora pubblicati:

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  • Plotino29 osservava una maggiore resistenza di Reciproc R25 rispetto a Wave-One Primary utilizzando per ogni strumento il movimento a esso dedicato;
  • Arias39 ha ottenuto risultati simili constatando una superiorità di Reciproc nella resistenza all’affaticamento ciclico; in questo studio si è inoltre osservato come la resistenza alla fatica sia superiore, per entrambi gli strumenti, a 5 mm dalla punta rispetto a 13 mm;
  • Pedullà40,41, valutando la resistenza alla fatica ciclica prima e dopo immersione degli strumenti in soluzione di ipoclorito di sodio al 5%, ha riscontrato una più alta resistenza alla fatica ciclica di Reciproc R25 rispetto a Wave-One Primary; inoltre, il contatto con l’ipoclorito non altera in modo statisticamente significativo la resistenza per nessuno dei due strumenti;
  • Gavini42 ha voluto verificare quanto il movimento influenzi la resistenza alla fatica ciclica. Attraverso una macchina che simulasse il movimento di pecking ha paragonato la resistenza del Reciproc R25 in rotazione continua o con il movimento reciprocante dedicato: in situazioni dinamica, simile a quanto avviene durante la pratica clinica, il movimento reciprocante permetteva prima della frattura un numero di cicli maggiori del doppio rispetto al gruppo in rotazione continua.

Per quello che riguarda il risultato della sagomatura con tecnica single file effettuata con gli strumenti dedicati sono state analizzate: capacità a rimanere centrati, estrusione dei detriti oltre apice, capacità a detergere meccanicamente i canali curvi, rimozione di materiale da otturazione, carica batterica residua al termine della sagomatura. Burklein43 non ha riscontrato differenze nella capacità di sagomare canali tra Reciproc, F360 (Komet Brasseler, Lemgo, Germania), Mtwo e One Shape (Micro Mega, Besançon, Francia). In un altro lavoro lo stesso Autore44 – comparando la capacità di detersione in canali curvi di Reciproc, Mtwo, Wave-One e Protaper – trovava il livello di pulizia superiore nei gruppi sagomati con Reciproc e Mtwo. Berutti45 osservava una progressiva diminuzione della lunghezza di lavoro durante la sagomatura con Wave-One, raccomandando perciò di verificare la lunghezza prima di terminare la preparazione.

Lim46 ha paragonato la capacità di rimanere centrati, in canali curvi artificiali, delle due metodiche single file con o senza glide path: il gruppo in cui i Wave-One sono stati usati senza glide path mostrava i peggiori risultati, mentre gli altri tre gruppi avevano risultati sovrapponibili. L’Autore concludeva raccomandando la creazione di un glide math uguale o superiore a 20 iso qualora si vogliano utilizzare i Wave-One. In accordo con quanto appena descritto, Berutti47,48 riscontrava, dopo la creazione di un glide path meccanico, una migliore capacità di rispettare l’anatomia originale dei Wave-One rispetto ai Protaper. Burklein49 – analizzando la quantità di detriti fuoriusciti apicalmente dopo sagomatura con Mtwo, Protaper, Reciproc e Wave-One – osservava come in tutte le tecniche, sia rotanti con più strumenti che reciprocanti con un solo strumento, fossero presenti residui oltre apice: nel gruppo dei reciprocanti però la quantità di detriti risultava essere maggiore. Sempre Burkelin43, analizzando in vitro l’incidenza di crack dentinali dopo la sagomatura con Mtwo, Protaper, Reciproc e Wave-One osservava un maggiore numero di crack a livello apicale con i files reciprocanti.

Per i ritrattamenti Zuolo50, su denti estratti, osservava una maggiore capacità di rimuovere il materiale da otturazione dal canale da parte di Reciproc rispetto a Mtwo e alla rimozione con strumenti manuali. Lu51 comparando Reciproc, Mtwo e strumenti manuali, per quello che riguarda la fuoriuscita apicale di materiale da otturazione e irriganti, constatava una minor quantità di detriti con le tecniche meccaniche, con una maggiore quantità oltre apice di irrigante e materiale da otturazione nel gruppo reciprocante. Park52 ha analizzato il degrado degli strumenti e la loro riusabilità per più di un canale concludendo che sia Reciproc che Wave-One non subiscono deformazioni e perdite di efficacia sagomando fino a un massimo di 5 canali. Machado53, Basmaci54, Alves55 e Dagna56 in quattro diversi lavori non osservano differenze significative in quella che è la carica batterica residua al termine di varie metodiche, tra cui le tecniche single file Reciproc e Wave-One: in sostanza, a dispetto della maggiore rapidità nella sagomatura, non ci sono differenze nel livello di disinfezione dei canali dopo la sagomatura con un monostrumento e le tecniche che prevedono una sequenza di strumenti.

Studi clinici in vivo su sagomatura ottenibile con strumenti in lega Ni-Ti reciprocanti

Al momento in cui scriviamo esistono solo due studi pubblicati eseguiti su pazienti. Nel primo De Deus ha analizzato la percentuale in cui ha raggiunto, utilizzando la tecnica Reciproc per sagomare 502 canali, la lunghezza di lavoro senza dover ricorrere alla creazione di un sentiero di scorrimento (glide path): in canali dritti la lunghezza di lavoro era stata raggiunta senza glide path nel 96,44% dei casi mentre in canali curvi nel 90,76%. Un ultimo studio particolarmente interessante è quello di Caviedes Bucheli et al.57: questi Autori hanno selezionato 40 premolari che dovevano essere estratti per motivi ortodontici e li hanno divisi in quattro gruppi: in uno non hanno trattato i denti, mentre negli altri tre è stata eseguita la sagomatura del canale con tecnica manuale, tecnica Reciproc e tecnica Wave-One. Sono stati poi valutati, dopo l’estrazione, dei campioni degli ultimi 3 mm apicali del legamento parodontale andando ad analizzare la quantità di due peptidi, mediatori della risposta infiammatoria: il peptide correlato al gene della calcitonina e la Sostanza P. I valori rilevati nel gruppo Reciproc erano sovrapponibili a quelli del gruppo controllo, mentre gli altri due gruppi mostravano valori decisamente più alti (Figure 25-36). Tutti i casi sono stati sagomati con la tecnica del monostrumento

Conclusioni 

L’avvento di nuove leghe e modalità di azione degli strumenti in lega Ni-Ti ha trasformato l’approccio al trattamento endodontico; questo non certo per sminuire le tecniche precedenti, ma per rafforzare l’idea che questa nuova modalità di fruizione possa essere estensibile a molti odontostomatologi anche non specialisti in Endodonzia. Le incoraggianti risposte ottenute in recenti “trial” clinici potrebbero corroborare l’idea, maturata nelle sperimentazioni in laboratorio, che questo sistema possa rappresentare un vero passo in avanti nelle procedure di sagomatura canalare, sia nei casi semplici sia in quelli complessi.

 

Corrispondenza
Vittorio Franco
via Costantino Maes, 82 – 00162 Roma
Tel. 06 8606780 – vittoriofranco@me.com

 

Ringraziamenti
Per il loro contributo all’apparato iconografico si ringraziano: il dottor M. Lendini per le Figure 5, 6, 11 e 12; il professor S. Grandini per la Figura 13; per le scansioni alla microtomografia computerizza (Figure 20, 21 e 22) la dottoressa Rossella Bedini e la dottoressa Raffaella Pecci del Dipartimento Tecnologie e Salute – Istituto Superiore di Sanità).

Strumenti in lega Nichel-Titanio azionati con movimento reciprocante: una nuova prospettiva nella sagomatura canalare - Ultima modifica: 2013-10-24T14:57:30+00:00 da Redazione