Al congresso della Federazione Europea di Parodontologia EuroPerio9, che si è tenuto la settimana scorsa ad Amsterdam, sono stati presentati i risultati di uno studio condotto da Sébastien Jungo, Université Paris Descartes, che valuta l’influenza che determinati fattori psicologici possono avere su pazienti con parodontite grave.
«Il nostro scopo – spiega Jungo – era studiare l’associazione tra variabili cliniche in pazienti con parodontite aggressiva o cronica e specifici tratti psicologici.» L’intento era quello di «trovare pazienti più o meno a rischio di grave parodontite, a seconda che presentassero o meno questi aspetti psicologici.»
Dalla ricerca è emerso un dato di rilievo: fattori come vulnerabilità emotiva, stress e depressione si accompagnano a una perdita di attacco superiore a 5 millimetri, dimostrando una probabile connessione tra problematiche psicologiche e stato infiammatorio.
Filippo Graziani, Presidente della Federazione Europea di Parodontologia, ci tiene a sottolineare che si tratta di un dato di grande rilievo, ma che non deve sorprendere. Spesso la parodontite è associata a una qualità di vita più bassa, e «i pazienti con parodontite vivono il loro contesto sociale con numerose problematiche collegate ai sintomi e alle insicurezze che la malattia provoca».