Quasi 50 anni fa lo psicanalista Erich Fromm pubblicò un saggio che riscosse molto successo, intitolandolo “Avere o Essere?”. A quell’epoca l’ortodonzia era una materia sconosciuta anche per molti dentisti: pochissimi padroneggiavano gli apparecchi fissi, gli altri si arrabattavano con quelli rimovibili, ottenendo risultati modesti. Oggi, in piena età dell’Immagine, il dilemma di Fromm si è evoluto in trilemma (Avere, Essere o Apparire?), l’ortodonzia è diventata una prassi quotidiana e la minaccia dei trattamenti fai-da-te venduti via Internet incombe su di essa. Di seguito riassumiamo alcune ricerche con interessanti spunti di aggiornamento e riflessione.

Effetti del trattamento ortodontico sull’attraenza del viso. Revisione sistematica e metanalisi

Kouskoura T, Ochsner T, Verna C, Pandis N, Kanavakis G. The effect of orthodontic treatment on facial attractiveness: a systematic review and meta-analysis. Eur J Orthod. 2022 Dec 1;44(6):636-649

Pubblicità

Il miglioramento dell’aspetto facciale e del sorriso è il primo impulso che spinge i pazienti dall’ortodontista, ma non vi è ancora un’indagine sistematica sui benefici soggettivi effettivamente raggiungibili. Gli autori hanno individuato 20 ricerche di cui tre eseguite con selezione casuale dei campioni (random clinical trials), mentre le altre erano di tipo prospettico o retrospettivo e presentavano un rischio alto o non definibile di errori metodologici, risultando tendenzialmente di bassa qualità scientifica. In sintesi, i dati mostrano un effetto positivo del 9% rispetto ai gruppi di controllo per la sola ortodonzia mentre si scende al 5,5% per i trattamenti combinati chirurgico-ortodontici. Non sono emerse differenze significative, invece, tra terapie estrattive e non-estrattive e neppure tra i diversi sistemi per la correzione delle seconde classi.

Effetti del trattamento ortodontico nei pazienti parodontali e non parodontali

Martin C, Celis B, Ambrosio N, Bollain J, Antonoglou GN, Figuero E. Effect of orthodontic therapy in periodontitis and non-periodontitis patients: a systematic review with meta-analysis. J Clin Periodontol. 2022 Jun;49 Suppl 24:72-101

I benefici del trattamento ortodontico nelle parodontopatie sono documentati, ma per lo più in forma non sistematica; pertanto gli autori di questa revisione sistematica con metanalisi si sono messi alla ricerca di studi ampi e affidabili. La necessità di trattamento si presenta in particolare negli stadi più avanzati delle parodontopatie nei quali le malposizioni dentali dovute alla perdita di sostegno osseo sono più evidenti. Purtroppo, è stato possibile rintracciare solo 26 ricerche, di cui nessuna scevra dal rischio di errori metodologici.
Ci si deve pertanto accontentare di sapere che in seguito al movimento ortodontico è stato osservato un piccolo ma significativo guadagno di attacco clinico nei pazienti sottoposti in precedenza a trattamento parodontale. Non è stato invece possibile trarre conclusioni operativamente utili sull’efficacia dei dispositivi di ancoraggio scheletrico (miniviti), teoricamente molto vantaggiosi quando il supporto parodontale è ridotto.

Effetti delle tecniche di riduzione dello smalto interprossimale in ortodonzia

Gómez-Aguirre JN, Argueta-Figueroa L, Castro-Gutiérrez MEM, Torres-Rosas R. Effects of interproximal enamel reduction techniques used for orthodontics: A systematic review. Orthod Craniofac Res. 2022 Aug;25(3):304-319

Strettamente connesso all’aspetto estetico è anche il tema dell’affollamento nei settori anteriori, nei quali si ricorre spesso alla riduzione dello smalto interprossimale. I clinici, autori di questo articolo, sono riusciti a estrarre dalla letteratura solo otto studi che rispondevano ai criteri di selezione e, nel complesso, presentavano una qualità scientifica molto bassa (quelli di tipo osservazionale e non randomizzati) oppure bassa (randomizzati) e un rischio variabile di errori metodologici.
Tenendo presente questi limiti, i risultati non hanno messo in luce un maggior rischio di carie, demineralizzazione dello smalto, alterazioni del parodonto o ipersensibilità, mentre si conferma l’effetto positivo sulla durata del trattamento che risulta più veloce di quello con estrazioni dentali.

Efficacia del trattamento precoce del morso incrociato funzionale monolaterale posteriore in dentizione mista

Alsawaf DH, Almaasarani SG, Hajeer MY, Rajeh N. The effectiveness of the early orthodontic correction of functional unilateral posterior crossbite in the mixed dentition period: a systematic review and meta-analysis. Prog Orthod. 2022 Feb 14;23(1):5

Il morso incrociato posteriore è una malocclusione di sempre più frequente riscontro; la sua forma pù comune è quella monolaterale con deviazione mandibolare verso il lato interessato che dipende molto spesso dalla riduzione dimensionale del mascellare superiore. Gli autori di questa pubblicazione hanno mirato ad accertare l’efficacia del trattamento precoce in dentizione decidua o mista. Dopo avere individuato nove ricerche (di cui sei con protocollo randomizzato), gli autori affermano che il quad-helix è più efficace delle placche rimovibili nell’aumentare la distanza intermolare e nel ridurre il tempo di trattamento. Tuttavia, anche se al di sotto della soglia di significato statistico, la recidiva dopo cinque anni e mezzo era più frequente nei soggetti trattati con quad-helix.

Valutazione mediante CBCT dell’efficacia dell’espansione rapida del palato con minimpianti ortodontici

Siddhisaributr P et al. Effectiveness of miniscrew assisted rapid palatal expansion using cone beam computed tomography: A systematic review and meta-analysis. Korean J Orthod. 2022 May 25;52(3):182-200

La tradizionale espansione rapida del palato trova un limite anatomico insormontabile nell’ossificazione della sutura mediana che si completa in epoca post-puberale. L’introduzione delle miniviti specifiche per l’ortodonzia ha permesso di superare questo limite permettendo di intervenire anche a ossificazione completa e, soprattutto, evitando la necessità della ben più invasiva espansione chirurgica. Sulla base di questa metanalisi, ottenuta aggregando i dati di 14 ricerche nelle quali l’effetto ottenuto è stato misurato con la Tc cone beam, si può affermare con certezza che l’espansione avviene seguendo il classico modello piramidale (minore al vertice, maggiore alla base). Più precisamente, i valori medi sono 2,39 mm per la larghezza interzigomatica, 3,34 mm per la sutura mediana palatina a livello della spina nasale posteriore e 4,56 mm a livello della spina nasale anteriore. Per la componente dentoalveolare i valori sono 4,80 mm per la larghezza alveolare a livello intermolare , 5,99 mm per la larghezza tra i denti molari e 3,96 mm per la larghezza intercanina. Nel complesso l’espansione avviene per il 55,76% a livello osseo, per il 24,37% a livello alveolare e per il 19,87 % a livello dentale.

Effetti del trattamento parodontale e ortodontico nella parodontite grave con inclinazioni, migrazioni e estrusioni dentali

Papageorgiou SN, Antonoglou GN, Michelogiannakis D, Kakali L, Eliades T, Madianos P. Effect of periodontal-orthodontic treatment of teeth with pathological tooth flaring, drifting, and elongation in patients with severe periodontitis: A systematic review with meta-analysis. J Clin Periodontol. 2022 Jun;49 Suppl 24(Suppl 24):102-120

Anche gli autori di questo articolo si sono scontrati con la bassa qualità scientifica delle 30 ricerche selezionate per un totale di 914 pazienti con età media di 43,4 anni e per più di 2/3 di sesso femminile. L’ obiettivo della loro metanalisi era accertare effetti benefici e avversi di questo tipo di trattamenti, ma hanno dovuto limitarsi a dire che sembrano esserci soltanto minimi effetti positivi dal punto di vista parodontale insieme con effetti avversi trascurabili. In particolare, sono stati osservati piccoli aumenti del livello di attacco clinico, dell’osso marginale e dell’altezza della papilla, insieme con riduzione della profondità di sondaggio, che, però, non sembrano influire sulla prognosi.

Effetti dei trattamenti ortodontici: cosa dice la letteratura - Ultima modifica: 2023-02-09T17:34:44+00:00 da K4
Effetti dei trattamenti ortodontici: cosa dice la letteratura - Ultima modifica: 2023-02-09T17:34:44+00:00 da K4