I tumori del cavo orale rappresentano una fetta molto piccola di tutti i tumori maligni, ma se si allarga lo sguardo all’oncologia in generale si stima che il 15% degli esami strumentali ”è utilizzato in maniera impropria e vi sono terapie di non comprovata efficacia che costano ogni anno al sistema circa 350 milioni di euro, mentre il peso delle visite di controllo è pari a 400 milioni”. Ad indicare esempi di ‘sprechi evitabili’ è il presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) Carmine Pinto . Nel 2014 sono stati spesi circa 100 miliardi di dollari, il 33% in più rispetto alla fine degli anni Novanta, e l’oncologia rappresenta un capitolo di costo consistente per i sistemi sanitari di tutto il mondo tanto che nel 2017 costituirà la prima voce di spesa farmacologica nei paesi industrializzati.
Un esempio emblematico, chiarisce il presidente Aiom, ӏ quello dei marcatori tumorali, spesso impiegati a scopo diagnostico in persone non colpite dalla malattia.
Nessun marcatore tumorale si è dimostrato valido per la diagnosi precoce dei tumori, l’utilizzo è giustificato solo quando impiegato in pazienti che hanno già avuto una diagnosi di specifiche neoplasie e solo in due situazioni: per la valutazione della risposta al trattamento e per la diagnosi di recidiva di malattia in pazienti già trattati.Le risorse vanno poi salvaguardate anche investendo n nella prevenzione che consente di diagnosticare la neoplasia precocemente con maggiori chances di guarigione per il paziente e minore spesa a carico del Servizio sanitario nazionale.
Per questo e mille altri motivi bisogna dire no al fumo,si ad una dieta corretta e costante attività fisica.