Si torna a parlare della questione della specializzazione degli odontoiatri. Durante i lavori della XII Commissione Affari Sociali presso la Camera dei Deputati è giunta risposta dal Ministero – attraverso il sottosegretario Armando Bartolazzi – all’interrogazione presentata dall’On. Boldi, ed è stato ufficializzato che il ministro Giulia Grillo ha già dato mandato agli uffici di attivarsi per trovare una soluzione al problema.
«Bisogna distinguere tra la laurea in Medicina e quella in Odontoiatria – ha spiegato il Presidente CAO, Raffaele Iandolo – in quanto se la prima richiede un percorso formativo specialistico nelle diverse branche di competenza, la seconda è già di per sé una laurea specialistica a tutti gli effetti, a prescindere da quanto indicato dal Consiglio di Stato. Il possesso di una ulteriore specializzazione, tra le tre a disposizione nel percorso formativo odontoiatrico, potrebbe eventualmente rappresentare un punteggio aggiuntivo ma non una discriminante, laddove l’odontoiatra è già in possesso dei requisiti che lo autorizzano a esercitare la disciplina in tutte le sue forme. Ci vuole senz’altro una norma ad hoc, che consenta di aprire a una platea più vasta di professionisti, non solo per un’esigenza numerica, bensì nell’ottica di una scelta qualitativa a tutela del cittadino.»