Con un corso online in programma per il 20 marzo 2021 la Società Italiana di Odontostomatologia dello Sport e la Società Italiana di Odontoiatria Infantile affrontano i temi della prevenzione a 360 gradi fra i giovani atleti e quindi del ruolo dell’odontoiatra pediatrico.
Il corso virtuale Odontoiatria e sport: il ruolo dell’odontoiatra pediatrico è in calendario per il 20 marzo e aperto gratuitamente ai membri delle società organizzatrici SIOS e SIOI, agli studenti dei corsi di laurea e agli addetti a vario titolo al settore sportivo. Registrazioni e iscrizioni si possono effettuare online anche via Facebook. I temi principali dell’evento, che fra le 9 e le 14 ospita otto interventi, sono stati illustrati a Il Dentista Moderno dal vicepresidente SIOI Domenico Tripodi.
Come nasce, professor Tripodi, l’idea del corso-convegno su odontoiatria pediatrica e sport?
Con la referente SIOI per la Toscana dottoressa Elena Giannotti, entrambi del consiglio direttivo di SIOS oltre che di SIOI, lo abbiamo voluto e promosso perché dei 14 milioni di sportivi nel Paese la maggior parte è in età evolutiva ed esposta a problematiche diverse. Dai traumi alla demineralizzazione e all’abbassamento del pH o all’acidosi, indotti sia dallo sforzo fisico, dalla conseguente sudorazione e dalla produzione di acido lattico, sia dall’alimentazione: gli sportivi ricorrono infatti spesso e comprensibilmente a bevande energizzanti, effervescenti, ricche di zuccheri e di sali minerali. Questo fa sì che le carie siano sempre in agguato e che la prevenzione sia un aspetto essenziale.
Procedendo con ordine, qual è la posizione delle due Società in materia di traumatologia?
Gli sport da contatto o semi-contatto sono particolarmente a rischio di urti, contusioni, avulsione dentale. Spingiamo perciò perché il paradenti o mouth guard sia reso obbligatorio sin dall’infanzia e questo impone all’odontoiatra di conoscerne le diverse varietà e le loro funzionalità specifiche.
Vorrebbe descrivere anche a Il Dentista Moderno le prerogative di questi strumenti?
Si deve creare cultura e conoscenza sull’uso dei paradenti individuali, a scapito di quelli generici. Ovvero, dispositivi realizzati su misura da un odontotecnico esperto e specializzato su prescrizione odontoiatrica. Frequente è invece oggi l’utilizzo dei modelli boil & bite, cioè riscaldabili (da boil, bollire) e modellabili arbitrariamente in base alle esigenze del giovane atleta. Sono diffusi e rappresentano un valido aiuto, ma senz’altro non garantiscono il controllo completo tipico dei paradenti individuali. Lo abbiamo mostrato chiaramente, nel recente passato, con esempi pratici tratti dal pugilato. Inoltre, il paradenti individuale SIOS con triplice funzione, cioè protezione al trauma, bilanciamento e stabilizzazione dell’occlusione e, di conseguenza, delle performance, può infine contenere sostanze, nutritive, refrigeranti o protettive, quali il fluoro e la caseina, a salvaguardia da quei pericoli di una eccessiva acidità e della demineralizzazione, ai quali si è già accennato.
Vorrebbe altresì anticipare qualche spunto delle relazioni dedicate all’alimentazione?
Il punto è che certamente il giovane sportivo ha bisogno di zuccheri e alimenti da trasformare in energia; e di sali per recuperare. Ma l’assunzione di queste sostanze va regolamentata, così come il resto della nutrizione dell’atleta, per evitare che si creino situazioni di infiammazione del cavo orale. Questo è infatti la porta di ingresso all’apparato digerente e a quello respiratorio: l’eventualità da evitare è quella di causare perciò un doppio danno. Senza dimenticare che la stessa articolazione mandibolare potrebbe esserne intaccata, dando adito a un peggioramento delle performance.
Si parlerà poi, in presenza dei rispettivi presidenti Gianmaria Fabrizio Ferrazzano (SIOI) e Franco Di Stasio (SIOS), della responsabile scientifica del congresso professoressa Maria Rita Giuca, e del presidente del Panathlon, Mirko Di Cristoforo (qui il programma e l’elenco completo dei relatori, ndr) di tematiche di grande attualità come lo sviluppo oro-facciale, le variazioni microbiologiche durante l’atto sportivo e del microbiota orale; dei pericoli per lo smalto e di demineralizzazione, ancora, dovuta al calo di salivazione tipico dell’attività sportiva. Ma in generale vorremmo offrire una panoramica a 360 gradi su odontoiatria pediatrica e sport, compresi gli aspetti di medicina legale, ortodontici e, col mio intervento, di traumatologia e di primo soccorso.