Sierologia nello studio della perimplantite nei soggetti obesi

Sierologia nello studio della perimplantite nei soggetti obesi

Nel panorama delle specialità odontostomatologiche, la parodontologia è forse la branca che sta incontrando gli sviluppi più “medici” in termini di approccio diagnostico e terapeutico. Si fa riferimento in questo senso alle tecniche strumentali ma anche, a monte, allo studio della compenetrazione con alcune condizioni sistemiche di primaria importanza clinica ed epidemiologica. Lo stesso concetto può essere rapportato alla perimplantite, oramai quadro sindromico definito e parallelo alla malattia parodontale nel substrato implantare.

L’obesità rappresenta una delle cause primarie di morbilità e mortalità, soprattutto nel contesto dei paesi occidentali, e rientra quindi di diritto nell’ambito delle condizioni cui si è fatto riferimento in precedenza.

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I dati sperimentali attestano come l’obesità sia connessa con uno stato cronico di infiammazione basale a livello sistemico, in grado, fra l’altro, di interferire con la normale funzionalità delle cellule immunitarie e di accelerare il riassorbimento dell’osso alveolare. La proteina C reattiva (PCR) rappresenta un marcatore di infiammazione sistemica di basso grado, associato sia all’obesità che alla malattia parodontale. Livelli elevati di PCR implicano l’aumentata produzione di alcune citochine implicate nella distruzione del parodonto.

Obesità e perimplantite: uno studio sierologico

Per quanto riguarda l’influenza sui tessuti perimplantari, un primo studio a cura di Abduljabbar (2016) aveva osservato l’aumento del sondaggio perimplantare e della perdita di osso marginale rispetto ai pazienti non obesi. Di recente, Vohra e colleghi hanno ipotizzato come i parametri infiammatori perimplantari possano aggravarsi con l’aumento della PCR, quindi nelle forme di obesità più severe. Nel loro studio retrospettivo cross-sezionale, pubblicato a fine 2017 su Clinical implant dentistry, gli stessi autori hanno pertanto vagliato i parametri clinici e radiografici della perimplantite in pazienti con diversi livelli di obesità, correlandoli con i relativi livelli sierici di PCR.

I gruppi 1-3 corrispondevano alle classi di obesità I-III determinate sulla base del body mass index (BMI) del paziente. A questi si aggiungeva un gruppo 4 di soggetti non obesi.

I parametri parodontologici considerati sono stati indice di placca (PI), sanguinamento al sondaggio (BOP), profondità del sondaggio (PD) e, radiograficamente, perdita di osso marginale (MBL). La PCR serica è stata definita attraverso la metodica ELISA. Tutti questi dati sono stati studiati attraverso un’analisi di varianza a una via mentre la correlazione è stata effettuata con il Pearson correlation coefficient.

Tutti i parametri clinici sono risultati significativamente superiori nei gruppi 1-3 rispetto al gruppo 4, in altre parole nei pazienti obesi rispetto ai non obesi, dato già di per sé rilevante. Un ulteriore differenza statisticamente significativa è stata osservata in favore dei gruppi 2 e 3 rispetto ai pazienti soggetti a obesità di grado minore (gruppo 1).

Per quanto riguarda l’ipotesi principale dello studio, sono state determinate una correlazione positiva tra livelli di PCR e BOP e tra PCR e PD, e una correlazione negativa nel gruppo 3 tra PCR e MBL, indicazioni queste sempre statisticamente significative.

In conclusione, i risultati risultano promettenti anche dal punto di vista clinico, anche in ragione della semplicità della raccolta di tutti i parametri da considerare, PCR compresa.

Riferimenti bibliografici

 

Sierologia nello studio della perimplantite nei soggetti obesi - Ultima modifica: 2018-08-27T16:22:48+00:00 da redazione