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Effetto in vivo di due sistemi di sbiancamento professionali

Milena Cadenaro1 Lorenzo Breschi1 Cesare Nucci2 Francesca Antoniolli1 Erika Visintini1 Carlo Prati2 Bruce A. Matis3 Roberto Di Lenarda1 1Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Biomedicina Direttore: prof.ssa Paola Narducci 2Università di Bologna “Alma...

Effetto in vivo di due sistemi di sbiancamento professionali sulla superficie smaltea: studio morfologico...

Scopo di questo studio è stato quello di valutare gli effetti in vivo di due sistemi di sbiancamento professionali sulle caratteristiche morfologiche e di rugosità superficiale dello smalto dentale, attraverso l’analisi profilometrica di repliche in resina epossidica. L’ipotesi era che non vi fossero differenze nella micromorfologia dello smalto durante e dopo lo sbiancamento con due diversi sistemi sbiancanti. Sono stati selezionati diciotto soggetti, assegnati casualmente a due gruppi (n=9). Gli agenti sbiancanti testati sono stati un perossido di idrogeno al 38% (HP) (Opalescence Xtra Boost) e un perossido di carbamide al 35% (CP) (Rembrandt Quik Start). Gli agenti sbiancanti sono stati applicati secondo i protocolli suggeriti dai produttori. I trattamenti sono stati ripetuti quattro volte, a intervalli di una settimana. Sono state rilevate delle impronte di precisione dell’incisivo centrale superiore di destra alla baseline (controllo- CTRL) e dopo ciascuna seduta di sbiancamento (T0: prima applicazione, T1: seconda applicazione a 1 settimana, T2: terza applicazione a 2 settimane e T3: quarta applicazione a 3 settimane). Dopo avere colato le repliche in resina epossidica, è stata analizzata la loro rugosità di superficie con un profilometro senza contatto (Talysurf CLI 1000). Le repliche sono state, inoltre, osservate al SEM. Tutti i dati sono stati analizzati mediante test ANOVA e le differenze sono state determinate con il t-test. Non si sono osservate differenze significative della rugosità superficiale delle repliche di smalto, sia con il perossido di idrogeno al 38% sia con il perossido di carbamide la 35%. Questo studio in vivo supporta l’ipotesi che i due sistemi di sbiancamento ad alta concentrazione testati non alterano la rugosità superficiale dello smalto, anche dopo applicazioni ripetute.

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