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Riabilitazione di atrofie mascellari con nuove tipologie di dime per implantologia zigomatica Premium
Un approccio sempre più diffuso ed efficace per il trattamento delle atrofie del mascellare superiore prevede l’utilizzo di impianti zigomatici e/o pterigoidei. Vengono presentati due casi clinici con l’introduzione di due nuove tipologie di dime chirurgiche per queste tipologie di impianti.
Tecnica Hybrid Zygoma per la riabilitazione di un mascellare atrofico Premium
Un mascellare superiore edentulo e fortemente atrofico è stato riabilitato con l’ausilio di impianti zigomatici. Nello specifico è stata applicata la tecnica Hybrid, che prevede l’inserimento di una fixture zigomatica per lato nelle regioni posteriori e di due o più impianti tradizionali nella premaxilla. Per la realizzazione di questo caso sono stati impiegati impianti zigomatici caratterizzati da un nuovo, particolare design, con una superficie piatta a livello vestibolare che migliora la guarigione dei tessuti molli della regione malare, prevenendo eventuali decubiti della mucosa.
Riabilitazione in area estetica con impianto a diametro ridotto e rigenerazione ossea guidata dopo... Premium
La perdita di un elemento dentario si associa sempre a una contrazione della cresta alveolare, con alterazioni anatomiche e inestetismi più o meno marcati. Nelle situazioni in cui la presenza di osso risulta insufficiente o lo spazio interdentale limitato, gli impianti di diametro ridotto rappresentano una valida alternativa. Questo case report dimostra come, dopo l’estrazione di un elemento dentale a seguito di frattura apicale, la rigenerazione ossea orizzontale con membrane rigide riassorbibili in collagene suino e l’utilizzo di un impianto di diametro ridotto hanno consentito di gestire al meglio la situazione
Edentulie, protesi e benessere dei pazienti
Nell’archivio di ogni dentista si aggira lo spettro di un/a paziente che brandisce minacciosamente (o sta lanciando) una protesi rimovibile. Lontani i tempi in...
Rigenerazione di alveolo post-estrattivo con PRGF®-Endoret® e carico immediato di impianti corti nei... Premium
In questo articolo si descrive la tecnica utilizzata per il rialzo del pavimento del seno per via transcrestale in maniera atraumatica e la risoluzione di un caso clinico mediante un impianto in un alveolo rigenerato con la tecnologia PRGF®-Endoret®
Dima radiologica in chirurgia guidata: dalla pianificazione al posizionamento degli impianti
Per eseguire con successo un intervento di chirurgia guidata, il primo passo è certamente effettuare una diagnosi corretta. La dima radiologica in questo gioca...
Impianti post-estrattivi in siti infetti decontaminati con laser Er,Cr:YSGG: evidenze scientifiche Premium
Molti motivi spingono i ricercatori ad approfondire l’applicazione del laser nelle procedure di chirurgia orale e implantologia. Nello specifico, si avverte la necessità di realizzare protocolli ampiamente validati che prevedono l’uso del laser per la decontaminazioni di siti infetti finalizzata al posizionamento di impianti di tipo 1. In questo aggiornamento monografico, dopo una revisione della letteratura viene presentato uno studio clinico controllato che dimostra come il posizionamento immediato di un impianto in un sito post-estrattivo infetto o infiammato, dopo la decontaminazione laser, non sembra aumentare il rischio di fallimento
Impianti post-estrattivi in siti infetti decontaminati con laser Er,Cr:YSGG: evidenze scientifiche
Molti motivi spingono i ricercatori ad approfondire l’applicazione del laser nelle procedure di chirurgia orale e implantologia. Nello specifico, si avverte la necessità di realizzare protocolli ampiamente validati che prevedono l’uso del laser per la decontaminazioni di siti infetti finalizzata al posizionamento di impianti di tipo 1. In questo aggiornamento monografico, dopo una revisione della letteratura viene presentato uno studio clinico controllato che dimostra come il posizionamento immediato di un impianto in un sito post-estrattivo infetto o infiammato, dopo la decontaminazione laser, non sembra aumentare il rischio di fallimento
Riabilitazione implantoprotesica su fixture in zirconia monocomponente
Dopo anni di studi e osservazioni cliniche, gli impianti in zirconia si dimostrano una valida alternativa all’implantologia tradizionale in titanio soprattutto per soddisfare le richieste, sempre maggiori, di riabilitazioni estetiche. Questo caso clinico descrive la riabilitazione di una sella edentula intercalata in area premolare con una fixture monocomponente in zirconia
Riabilitazione implantoprotesica su fixture in zirconia monocomponente Premium
Dopo anni di studi e osservazioni cliniche, gli impianti in zirconia si dimostrano una valida alternativa all’implantologia tradizionale in titanio soprattutto per soddisfare le richieste, sempre maggiori, di riabilitazioni estetiche. Questo caso clinico descrive la riabilitazione di una sella edentula intercalata in area premolare con una fixture monocomponente in zirconia
Dental sleep disorders, cosa deve sapere l’odontoiatra
I dental sleep disorders, cioè i disturbi del sonno di competenza odontoiatrica, sono diversi e da non sottovalutare. Così, sulla scia del World Sleep...
Riabilitazione mandibolare full-arch con impianti monocomponente Free
La riabilitazione full-arch a carico immediato è una tecnica ampiamente consolidata ed eseguita routinariamente all’interno degli studi. L’attenzione si è quindi spostata sul miglioramento e sull’efficienza di questa metodica attraverso la pianificazione digitale e l’impiego di materiali che garantiscano un miglior risultato a lungo termine. Nel caso in esame sono stati utilizzati impianti monocomponente con testa preangolata al fine di spostare la connessione protesica dall’interfaccia osso-impianto e ottenere una migliore stabilità dei tessuti duri e molli
Riabilitazione mandibolare full-arch con impianti monocomponente
La riabilitazione full-arch a carico immediato è una tecnica ampiamente consolidata ed eseguita routinariamente all’interno degli studi. L’attenzione si è quindi spostata sul miglioramento e sull’efficienza di questa metodica attraverso la pianificazione digitale e l’impiego di materiali che garantiscano un miglior risultato a lungo termine. Nel caso in esame sono stati utilizzati impianti monocomponente con testa preangolata al fine di spostare la connessione protesica dall’interfaccia osso-impianto e ottenere una migliore stabilità dei tessuti duri e molli