La scelta del metodo di rilevazione dell’impronta è cruciale per la precisione e l’adattamento delle corone in disilicato di litio. Un recente studio condotto presso l'Università di Edimburgo, UK, ha analizzato le differenze tra la scansione intraorale e le tecniche di impronta convenzionali, confrontando la precisione dello spazio interno medio delle corone realizzate con questi due approcci.
Importanza della precisione nello spazio interno
L’adattamento delle corone protesiche è un fattore chiave per il successo clinico a lungo termine. Uno spazio interno eccessivo può compromettere la ritenzione della corona e la qualità del cemento, mentre uno spazio troppo ridotto può generare stress sulla struttura protesica e sui tessuti di supporto. L’introduzione della scansione intraorale ha rivoluzionato la presa delle impronte, ma esistono ancora dubbi sulla sua effettiva precisione rispetto ai metodi convenzionali.
Risultati dello studio
Lo studio ha esaminato diverse corone in disilicato di litio realizzate con entrambi i metodi. Valutando la precisione dello spazio interno medio, l’accuratezza dell’adattamento marginale e la riproducibilità dei dettagli anatomici. I risultati hanno evidenziato che la scansione intraorale offre una precisione comparabile, se non superiore, all'impronta analogica, con il vantaggio di comportare una minore distorsione del materiale e una maggiore efficienza clinica.
Implicazioni per la pratica odontoiatrica
Per i dentisti, questi dati confermano che la scansione intraorale rappresenta una valida alternativa alle impronte tradizionali. L'impronta ottenuta con lo scanner, infatti, offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dell’errore umano legato alla manipolazione dei materiali da impronta. Ma anche maggiore comfort per il paziente e un flusso di lavoro digitale più efficiente, con minore necessità di rifacimenti.
Una scelta quasi obbligata
La scelta tra scansione intraorale e impronta convenzionale dipende da diversi fattori, tra cui l’esperienza del clinico, le attrezzature disponibili e le esigenze del paziente. Tuttavia, questo studio, pubblicato su Nature, suggerisce che la tecnologia digitale è in grado di offrire risultati altamente affidabili, facilitando il lavoro dell’odontoiatra e migliorando la qualità delle riabilitazioni protesiche. Per queste ragioni, la scansione intraorale sembra essere la via obbligata, ma anche quella più sicura e confortevole.