La respirazione orale può influenzare la crescita dentale e facciale, causare disturbi del sonno e compromettere la qualità della vita. Questa condizione, com'è noto, può avere origini ostruttive (ipertrofia tonsillare, deviazione del setto nasale, polipi nasali) o funzionali (abitudini orali prolungate, alterazioni muscolari, edema nasale transitorio). Un gruppo di ricercatori spagnoli è andato alla ricerca delle correlazione tra respirazione orale e spinta linguale o deglutizione atipica. Ne è scaturita una revisione sistematica, completa di meta-analisi, recentemente pubblicata su Dentistry Journal.
Lo studio sulla respirazione orale
I ricercatori, per valutare l'effetto persistente della respirazione orale sulla frequenza della spinta linguale, hanno esaminato diverse pubblicazioni scientifiche. Seguendo le linee guida PRISMA 2020, hanno raccolto gli studi clinici trasversali e longitudinali secondo i criteri di inclusione che prevedevano soggetti sani di tutte le età, razze e sessi, con gruppi campione di almeno cinque casi. Al contrario, hanno escluso gli studi con pazienti sindromici, casi clinici, lettere al redattore e/o all'editore.
Le fonti della ricerca
Gli autori dello studio hanno interrogato diversi database elettronici come National Library of Medicine, Cochrane Central Register of Controlled Trials, Web of Science e Scopus, includendo studi pubblicati fino a novembre 2023, senza alcun filtro linguistico. La qualità metodologica degli studi è stata valutata con la scala Newcastle-Ottawa per studi caso-controllo e con lo strumento Joanna Briggs Institute per gli studi descrittivi trasversali e di prevalenza.
I risultati
La meta-analisi ha coinvolto 12 articoli selezionati da 424 registrazioni, di cui 4 ritenuti idonei. I risultati hanno rilevato una mancanza di consenso sui metodi diagnostici per la respirazione orale e la spinta linguale. Il rapporto di rischio aggregato per la deglutizione atipica è risultato invece significativamente più alto nei pazienti con respirazione orale.
Cosa suggerisce la ricerca
Secondo i ricercatori, gli studi analizzati presentano limitazioni legate all'eterogeneità nelle metodologie diagnostiche e nei criteri di valutazione. Tuttavia, al netto di questi limiti, la revisione evidenzia l'esistenza di un rischio maggiore di deglutizione atipica nei pazienti con respirazione orale. Sottolineando l'importanza della standardizzazione degli strumenti diagnostici nella ricerca, per rafforzare l'affidabilità delle associazioni tra respirazione orale e deglutizione atipica.