Il trattamento delle recessioni gengivali, nel panorama della chirurgia parodontale, ha sempre rappresentato una sfida cruciale. La matrice di collagene (CMX) e il trapianto di tessuto connettivo subepiteliale (SCTG) sono due tecniche molto utilizzate. Un gruppo di ricercatori afferenti all'Università di Verona, all'Università degli Studi Milano e alla Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, ha messo a confronto le due metodiche, fornendo utili informazioni per i professionisti del settore odontoiatrico.

Obiettivo dello studio e risultati

I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica al fine di valutare le differenze tra CMX e SCTG in termini di efficacia clinica. Soffermandosi in particolare sulla percentuale di copertura della recessione gengivale, sulla riduzione della recessione e sull’aumento della larghezza del tessuto cheratinizzato. Entrambe le tecniche hanno mostrato buoni risultati nella copertura delle recessioni gengivali. E non sono emerse differenze statisticamente significative nella percentuale di copertura tra CMX e SCTG.

Gli altri risultati osservati

Il trapianto di tessuto connettivo subepiteliale ha evidenziato un miglioramento maggiore nella riduzione della recessione gengivale e nell’aumento della larghezza del tessuto cheratinizzato rispetto alla matrice di collagene. D'altro canto, l’utilizzo di CMX si è rivelato significativamente più rapido, rappresentando un’opzione interessante per ridurre il tempo operatorio e migliorare il comfort del paziente.

Le implicazioni cliniche della ricerca

Lo studio suggerisce che CMX possa essere considerata una valida alternativa al SCTG. In particolare nei casi in cui si desideri minimizzare la durata dell’intervento o evitare l’utilizzo di tessuto autologo. Tuttavia, per ottenere una riduzione della recessione gengivale più marcata e una maggiore stabilità a lungo termine, il trapianto di tessuto connettivo resta la scelta preferibile.

Conclusioni

La scelta tra CMX e SCTG dovrebbe essere guidata dalle condizioni specifiche del paziente e dagli obiettivi del trattamento. Se SCTG offre risultati più prevedibili e stabili nel tempo, CMX rappresenta un’opzione meno invasiva e più rapida, ideale in contesti dove la durata dell’intervento e il comfort del paziente sono prioritari. Questo studio, pubblicato su Oral Diseases, conferma dunque  l’importanza di una valutazione personalizzata. Che può avvenire soltanto integrando le preferenze del paziente con l’expertise clinico del professionista.

Recessioni gengivali, due tecniche chirurgiche a confronto - Ultima modifica: 2025-01-27T14:22:30+00:00 da Pierluigi Altea
Recessioni gengivali, due tecniche chirurgiche a confronto - Ultima modifica: 2025-01-27T14:22:30+00:00 da Pierluigi Altea