Colori e materiali come linguaggio di comunicazione

Scegliere i colori adatti agli ambienti di uno studio dentistico può aumentare il benessere, ridurre la percezione della medicalizzazione e anche contribuire a un clima di fiducia.

materiali e i colori di finitura di un ambiente, per essere attrattivi, devono essere scelti con cura sia sotto il profilo funzionale che di comunicazione.

Pubblicità

A tale scopo, l’architetto analizza, in primo luogo le funzioni che vengono svolte nei vari ambienti e seleziona una serie di materiali adatti all’uso, poi prepara le campionature al reale per poter abbinare materiali e colori per pavimenti, rivestimenti murali, controsoffitti, porte, finestre e arredi che compongono i singoli spazi e infine li seleziona anche in base ai costi e alle caratteristiche tecniche di ciascun materiale. Materiali e colori costitutivi di un ambiente sono molto importanti anche per la luce e il suono che assorbono-riflettono.

Nel caso di uno studio odontoiatrico, i locali con vincoli normativi sono le sale chirurgiche, gli ambulatori e i locali sterilizzazione in quanto, in questi spazi, l’igiene e l’asetticità degli ambienti è condizione fondamentale per l’attività medica. Pertanto i materiali, ad esempio a pavimento, devono essere resistenti, di lunga durata, facilmente pulibili e non scivolosi.

Solitamente, tra i materiali presenti sul mercato, il gres è uno dei più adatti perché è resistente alla caduta accidentale di oggetti, è facilmente pulibile (se con superficie liscia e minima fuga tra una piastrella e l’altra) ed è disponibile in un’ampia gamma di colori, formati, texture ed effetti vari.

 

Nello studio ortodontico di Galleria Passarella in Milano, la scelta condivisa con il titolare è stata quella di selezionare un materiale puro, bianco, che potesse esprimere la pulizia e l’igiene. Si è pensato subito al marmo di Carrara e si è scelta una soluzione nuova sul mercato con uno spessore più adatto rispetto alle lastre di marmo: un gres tipo marmo di Carrara, in grande formato 87 x 87cm, per ridurre la quantità di fughe tra una piastrella e l’altra

Un altro materiale adatto è il linoleum che può essere posato a rullo con pochissime fughe, assorbe il riverbero dei rumori ed è facilmente pulibile.
Per i pavimenti dei locali medici, si prediligono i colori neutri che non assorbono troppo la luce e non danno fastidio a chi lavora. La superficie del pavimento deve essere liscia, ma non scivolosa, in quanto gli sgabelli dei medici devono poter ruotare facilmente sul pavimento.
Nel caso di utilizzo di piastrelle, si consiglia di posarle affiancate, rettificate e con pochissima fuga in modo da ridurre l’eventuale fastidio delle ruote sul pavimento. Le superfici calpestabili non devono essere lucide e scivolose, in quanto i pazienti e lo staff medico devono circolare con tranquillità, e la luce artificiale non deve essere riflessa dal pavimento.

Il pavimento bianco tipo marmo di Carrara è stato collocato in tutti gli ambienti, a eccezione degli ambulatori, dove si è optato per un materiale molto più resistente (nel caso di caduta accidentale di attrezzi), opaco (per non riflettere la luce), di colore grigio (per rappresentare stabilità, serietà e tranquillizzare il paziente), posato con minima fuga e abbinato a pareti, soffitti, finestre di colore bianco puro

 

Le pareti devono essere trattate con finiture lavabili, rivestimenti plastici, smalti o boiserie in legno – metallo o plastica, possibilmente di colore chiaro, nelle gamme dei bianchi o dei verdi chiari, colori adatti alle sale operatorie e agli ambulatori. I rivestimenti lavabili e disinfettabili sono necessari fino all’altezza di 1,80 m. Nei locali medici è consigliato raccordare le superfici di pareti e pavimento con un guscio in plastica per poterle pulire e disinfettare al meglio; è consentito anche un battiscopa in gres o plastica o metallo di conformazione tale da garantire una facile e idonea pulizia.

A parete si sono abbinate tappezzerie lavabili di colore grigio azzurro
(in reception e sala attesa) a smalti di colore bianco e grigio (nei corridoi e nei servizi igienici)

 

Anche soffitti e controsoffitti devono essere facilmente pulibili e di colore chiaro per poter ottenere massima illuminazione degli ambienti. Locali come la reception e la sala attesa sono meno vincolati dalla normativa, ma le caratteristiche sono simili: materiali facilmente pulibili, che al calpestio non siano rumorosi, che siano di una texture e colore adatto alla funzione preposta e che trasmettano messaggi di serenità, tranquillità, rilassamento e accoglienza.

A soffitto si è scelto il colore bianco per i locali senza controsoffitto (ambulatori, sala attesa, reception, uffici) e varie tonalità di grigio nel controsoffitto metallico a doghe lineari
Le porte in legno sono state appositamente disegnate con coprifili di diverse dimensioni, con un coprifilo più largo di colore grigio scuro che accoglie la segnaletica di orientamento e di sicurezza

I servizi igienici dei pazienti e dello staff medico devono essere rivestiti con materiali facilmente pulibili e resistenti (anche fino alla quota di 1,20 cm con rivestimento in gres e poi con smalto); non ci sono vincoli dal punto di vista del colore, si suggeriscono colori chiari per ambienti piccoli e per la pulizia.

Gli arredi e gli accessori che compongono uno spazio vanno scelti considerando gli abbinamenti dei colori e delle finiture (lisce, semilucide, opache), prediligendo l’alternanza di uno stesso colore all’interno di uno spazio in modo da bilanciare la percezione visiva.

Gli ambienti che possono essere più colorati in uno studio dentistico sono l’ingresso con reception, la sala attesa, la sala break e lo spogliatoio.

Oggi il mercato offre molti materiali che, per il loro spessore ridotto, si prestano a essere posizionati anche sopra le pavimentazioni e i rivestimenti esistenti e, quindi, sono particolarmente adatti a interventi di restyling con tempi ridotti di fermo attività.

Lucilla Malara
Corrispondenza
l.malara@malara-associati.it
Colori e materiali come linguaggio di comunicazione - Ultima modifica: 2018-12-17T15:10:51+00:00 da Lucilla Malara