L’endocardite batterica è una malattia causata dall’infezione microbica dell’endocardio. Si manifesta con vegetazioni costituite da colonie di batteri, che si sviluppano all’interno del cuore, determinandone il malfunzionamento.
Più precisamente la patologia è causata dalla colonizzazione batterica delle valvole cardiache o della parete endoteliale precedentemente danneggiate da lesioni congenite o acquisite.
Il rischio in caso di endocardite è elevato: questa patologia è potenzialmente letale, se non riconosciuta in tempo. L’incidenza annuale stimata nella popolazione generale è di 10-60 casi per milione.
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L’endocardite batterica ancor oggi, nonostante i progressi diagnostici e terapeutici, resta gravata da elevata mortalità. Le frequenti sequele post-endocardite, a loro volta, sono causa di complicazioni tardive e di una ridotta aspettativa di vita.
Prima di determinate procedute cliniche che possono determinare batteriemia è riconosciuta dunque la necessità di somministrare profilassi in pazienti a rischio .
Da anni società scientifiche di molti paesi e studiosi autorevoli hanno elaborato raccomandazioni per la prevenzione dell’endocardite batterica, sottoponendole a periodici aggiornamenti
Le recenti evidenze scientifiche non giustificano il ricorso estensivo alla profilassi antibiotica; le raccomandazioni attuali sono per effettuare profilassi antibiotica dell’endocardite batterica solo su pazienti con condizioni ad alto rischio di infezione e per procedure a grande rischio.
Le terapie dentali spesso recano sanguinamento causando una batteriemia transitoria quantitativamente proporzionale al trauma locale ed alla infiammazione locale; alcuni batteri(streptococcus viridans, staphiloccuus aureus) possono colonizzare le vegetazioni piastriniche presenti su preesistenti lesioni valvolari. Circa il 20% delle endocarditi subacute sembra essere associato a terapie dentali e che nella maggior parte dei casi la patologia compaia entro 2 settimane dall’intervento odontoiatrico.
I quadri patologici in cui è necessaria profilassi per l’endocardite
Patologie a rischio moderato
Patologie su cui intervenire
Malformazioni cardiache congenite
Cardiopatia reumatica
Valvulopatie acquisite
Cardiomiopatia ipertrofica
Prolasso mitrale con insufficienza
Patologie a rischio elevato
Pregressa endocardite
Protesi valvolari cardiache
Shunt chirugico tra arteria polmonare e circolazione sistemica
In quali procedure odontoiatriche è necessaria la profilassi per endocardite batterica?
Nelle seguenti condizioni seguenti la profilassi e’ fondamentale (per pazienti nelle categorie a medio ed alto rischio) :
Estrazioni dentarie
Ablazione del tartaro
Procedure parodontali chirurgiche
Interventi che coinvolgano l’osso
Implantologia
Misure da attuare per scongiurare il rischio di endocardite batterica
Innanzitutto sarà bene provvedere alla riduzione dell’infiammazione e del processo infettivo attraverso misure locali nella sede d’intervento (miglioramento dell’igiene orale, sciacqui e irrigazione sulculare con clorexidina) al fine di ridurre l’entità della batteriemia.
Sarà poi fondamentale attuare un protocollo di profilassi in tutte quelle situazioni, in cui è indicato dalle linee guida e che sono state sovra citate.
Posologia per la profilassi
Profilassi generica standard: Adulti: 2.0 g di Amoxicillina per via orale ; bambini: 50 mg/kg per os 1 ora prima della procedura
Se non in grado di assumere farmaci per os: Adulti: 2.0 g di Ampicillina IM o EV; bambini: 50 mg/kg IM o EV entro 30 minuti prima della procedura
Se allergia alla penicillina: Adulti: 600 mg di Clindamicina; bambini: 20 mg/kg per os 1 ora prima della procedura
[…] tratta di una condizione di emergenza che si presenta all’interno in odontoiatria in maniera non infrequente. Non risulta […]
Si parla sempre di assumere antibiotico prima dell’intervento odontoiatrico: e se non fosse, quanto antibiotico si deve assumere dopo? E per quanto tempo?