Lo strumento di comunicazione preferito dalla netta maggioranza delle persone è lo smartphone che portano sempre in tasca. È con questo che viviamo la maggior parte della nostra vita digitale (e non solo), soprattutto è con questo che raccogliamo informazioni e organizziamo i nostri impegni. Tanto che molti brand e fornitori di servizi hanno sviluppato proprie app per avere un rapporto più diretto e costante con la clientela. Perché, allora, non anche il nostro studio dentistico? Certo non si può (ancora) affermare che per uno studio dentistico avere una app sia importante come per chi vende prodotti online, ma avendo la possibilità di “mettere piede” negli smartphone dei clienti sarebbe un peccato non sfruttarla.
Sviluppare app mobili per i principali sistemi operativi (Android e iOS) può rivelarsi un’operazione semplice o complessa, a seconda di quello che si vuole ottenere e della strada che si decide di seguire. Nessun gestore di studio dentistico vuole trasformarsi in uno sviluppatore software, quindi deve inevitabilmente appoggiarsi a competenze esterne. In questo senso il rischio è imbarcarsi in progetti fatti su misura, magari interessanti ma costosi e slegati dalla vita quotidiana dello studio, oppure semplificare troppo e usare uno dei tanti servizi di sviluppo “veloce” che creano app tutte uguali e con poche possibilità di personalizzazione.
La via di mezzo stavolta è la migliore (un’app completa ma non sovrabbondante) e deve soprattutto puntare a una stretta integrazione con il gestionale dello studio, altrimenti invece di dover gestire un ambiente software (il gestionale) ci si trova a gestirne due (il gestionale e l’app) separatamente.
L’app mobile deve essere considerata come uno strumento per la comunicazione verso il paziente e per l’erogazione di servizi. Dal primo punto di vista deve diventare una sorta di vademecum del paziente per tutto quello che riguarda la sua “vita” legata allo studio: appuntamenti, piano di cura prescelto, situazione di scadenze e pagamenti, comunicazioni mirate. Sappiamo che il dentista è un “argomento” spiacevole per molti, avere sottomano nello smartphone tutte le informazioni legate al rapporto con lo studio dentistico toglie almeno un po’ della rigidità nel rapporto medico-paziente.
Uno dei limiti in questo rapporto è che è poco comunicativo. Difficilmente si va oltre le informazioni legate a patologie e trattamenti o a quelle strettamente di servizio e le occasioni di dialogo sono poche e concentrate in momenti “sensibili” (le visite). Usare un’app come canale di comunicazione apre nuove possibilità di interazione utili e poco invasive, come ad esempio far apparire brevi messaggi informativi o notifiche sul display dello smartphone.
Questo presenta due ordini di vantaggi: mantenere una comunicazione che fa sentire il paziente comunque seguito e facilitare alcune funzioni di servizio, come la definizione o lo spostamento di appuntamenti, che di norma richiedono una telefonata. A livello di comunicazione va considerata anche la possibilità di usare l’app come strumento formativo, veicolando attraverso di essa contenuti multimediali legati alla salute in generale e a quella dei denti in particolare.
L’app è anche un potente strumento di marketing, come sanno benissimo le aziende del largo consumo. Poter gestire le comunicazioni attraverso lo smartphone dei pazienti permette di inviare loro, in maniera mirata perché ne conosciamo bene le caratteristiche e le esigenze, anche offerte promozionali che sarebbe altrimenti impossibile presentare in studio se non sommariamente. Certo una promozione sull’ablazione del tartaro non avrà lo stesso appeal di un nuovo paio di scarpe, però è comunque un’occasione di risparmio su un servizio utile a cui il paziente può aderire. E che con altri sistemi promozionali avrebbe una forte probabilità di essere scartata.