Albero decisionale terapeutico in parodontologia

La parodontologia si propone di conservare o ripristinare lo stato di salute dei tessuti di supporto di denti ed impianti, contribuendo così a conservare o migliorare il comfort, la funzione masticatoria, la fonazione e l’estetica dei pazienti. Lo scopo principale della parodontologia è quello di preservare la dentatura naturale. Per tale motivo ogni odontoiatra, dovrebbe compilare per ciascun paziente una dettagliata cartella che fotografi in modo obiettivo lo stato di salute delle strutture parodontali al fine di intercettare quadri patologici e instaurare un piano di trattamento adeguato.

Per semplificare il percorso che un paziente in terapia parodontale potrà compiere, la Società Italiana di parodontologia (SIDP), ha realizzato uno schema, un albero decisionale esemplificativo del percorso terapeutico da intraprendere nelle diverse situazioni di interesse parodontale.

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Si profilano tre principali strade da percorrere in parodontologia, quelle della terapia causale, della terapia meccanica non chirurgica e della terapia chirurgica.

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Video inserito su Youtube da LM-Dental

Terapia causale e terapia non chirurgica in parodontologia

Questo step consiste, dopo accurata prima visita e diagnosi, in alcuni punti fondamentali che possono essere così individuati:

  1. Informazione, istruzione e motivazione del paziente ad una corretta igiene orale quotidiana domiciliare.
  2. Controllo dei fattori che influenzano la progressione della malattia, quali il fumo ed il diabete.
  3. Rimozione della placca batterica e del tartaro sopragengivale e sottogengivale con metodiche di detartrasi
  4. Eliminazione di fattori ritentivi di placca sopragengivali e sottogengivali
  5. Lucidatura e rifinitura

Nel caso sia necessario far fronte ad una parodontite, invece che ad una semplice gengivite, ai punti sopra descritti va aggiunta la terapia meccanica non chirurgica, la levigatura radicolare

Tutto questo allo scopo di:

  • Miglioramento del livello di collaborazione e partecipazione del paziente.
  • Ridurre la quantità di placca batterica e tartaro depositati sulle superfici dentali
  • Eliminare o ridurre i segni clinici di infiammazione marginale.

Il mancato raggiungimento degli obiettivi indica l’opportunità di ripetere, per intero o in parte, la fase terapeutica causale e/o meccanica non chirurgica.  Nel caso in cui il paziente, dopo rivalutazione, presenti le indicazioni per la terapia chirurgica, si procede con questo approccio maggiormente invasivo.

Quali sono le indicazioni alla terapia chirurgica in parodontologia secondo la SIDP?

  1. Presenza di tasche con profondità di sondaggio uguale o maggiore di 5 mm;
  2. Presenza di coinvolgimento delle forcazioni;
  3. Necessità di ricostruire/o rigenerare il supporto parodontale;
  4. Necessità di modificare la posizione e/o il volume della gengiva;
  5. Necessità di sostituire, mediante impianti, elementi dentali persi.

Nel caso il paziente presenti una di queste situazioni, il clinico potrà valutare la tecnica chirurgica più adatta al caso, scegliendo tra quelle di chirurgia mucogengivale, resettiva, rigenerativa.

Conoscere indicazioni, procedure operative e risultati attesi di queste tecniche è fondamentale per proporre sempre al paziente la terapia più adatta alla sua situazione e per eseguirla con perizia, al fine di completare con successo e soddisfazione interventi dal rilevante impatto biologico, funzionale ed estetico.

L’offerta formativa de Il Dentista Moderno per il 2015 (Pacchetto ECM da 35 crediti) comprende il Corso ECM Diagnosi e trattamento delle malattie parodontali“. Il percorso formativo intende fornire una panoramica dei principali protocolli diagnostici e terapeutici in uso e guidare l’odontoiatra nella corretta analisi del paziente affetto da malattie parodontali. Il corso è accreditato da Tecniche Nuove Spa ed è valido per il conseguimento di 17 crediti ECM. 

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Albero decisionale terapeutico in parodontologia - Ultima modifica: 2015-11-16T08:00:21+00:00 da redazione

1 commento

  1. […] Restano ancora aperte delle aree importanti di miglioramento legate al rispetto dell’ampiezza biologica e alla capacità di migliorare la gestione dei tessuti perimplantari. […]