Parodontite, uno studio svela il ruolo di nuove varianti genetiche

Parodontite

La parodontite è una patologia che suscita sempre grande interesse nel mondo della ricerca. Le varianti genetiche del percorso WNT, una via di segnalazione cellulare strettamente legata alla gravità di questa malattia, sono invece un tema ancora poco trattato. Eppure l'argomento è essenziale per comprendere la patogenesi e l'evoluzione di questa grave patologia. Tanto da aver spinto un gruppo di ricercatori dell'Universidad El Bosque di Bogotá, Colombia, a porre rimedio a questa mancanza, con uno studio ad hoc. Gli autori della ricerca hanno esaminato la frequenza delle varianti genetiche del percorso WNT in individui clinicamente sani, con o senza parodontite.

La metodologia adottata nella ricerca

Lo studio ha coinvolto 157 individui clinicamente sani, di cui 90 affetti da parodontite e 67 senza la malattia. I ricercatori hanno analizzato gli indici clinici della parodontite, gli indici sierologici e clinici dell'infiammazione, insieme ad alcune varianti genetiche (DKK, SOST, LRP5 e KREMEN). Utilizzando tecniche di analisi ad alta risoluzione del melting e confermati tramite sequenziamento di Sanger.

Risultati dello studio

I risultati dello studio hanno mostrato una correlazione significativa tra le varianti genetiche del percorso WNT e la presenza o l'assenza di parodontite, nonché la gravità della malattia. Le varianti genetiche che conferiscono una maggiore protezione contro la perdita ossea sono state più comuni nei soggetti clinicamente sani. Ciò suggerisce che queste varianti potrebbero svolgere una funzione protettiva e ostacolare lo sviluppo della malattia parodontale. Al contrario, i ricercatori hanno trovato le varianti genetiche associate a forme gravi di questa patologia in una percentuale significativa di individui affetti da tale condizione.

Cosa suggerisce la ricerca

Secondo i ricercatori, le implicazioni delle varianti genetiche trovate nei soggetti con e senza parodontite sono importanti per la comprensione della malattia e lo sviluppo di terapie personalizzate. Le varianti genetiche che conferiscono una maggiore protezione contro la perdita ossea potrebbero rappresentare bersagli terapeutici promettenti per il trattamento della malattia. Allo stesso tempo, le varianti genetiche associate a forme gravi di parodontite potrebbero indicare la necessità di condurre ulteriori studi sulla loro funzione e sull'impatto che hanno nella progressione della malattia.

Fonte: Clinical Oral Investigations.

Parodontite, uno studio svela il ruolo di nuove varianti genetiche - Ultima modifica: 2024-07-19T10:46:58+00:00 da Pierluigi Altea
Parodontite, uno studio svela il ruolo di nuove varianti genetiche - Ultima modifica: 2024-07-19T10:46:58+00:00 da Pierluigi Altea