La parodontite, da sempre, stimola la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici. Negli ultimi anni è emerso chiaramente un dato: l’alimentazione può avere un impatto significativo sulla salute orale. Non per niente, un recente studio condotto presso l'Università di Edinburgo, UK, ha analizzato il ruolo di una dieta equilibrata, nel miglioramento della salute parodontale, nei pazienti affetti da parodontite cronica. Ottenendo risultati molto interessanti per l'odontoiatria.

Il legame tra dieta e parodontite

La parodontite è una patologia infiammatoria cronica che colpisce il tessuto di supporto dei denti, portando, nei casi più gravi, alla perdita dentale. Il trattamento standard prevede sedute di igiene orale professionale e, nei casi più avanzati, interventi chirurgici. Tuttavia, anche fattori sistemici come l’alimentazione, per esempio, possono influenzare il decorso della malattiala, come peraltro dimostra questa ricerca.

L’effetto dell’alimentazione sulla parodontite

Lo studio in questione, una revisione sistematica della letteratura scientifica, ha esaminato diversi studi per valutare l’effetto di un’alimentazione bilanciata sui parametri parodontali. I risultati suggeriscono che una dieta ricca di antiossidanti, acidi grassi omega-3 e povera di zuccheri raffinati può ridurre l’infiammazione gengivale e migliorare la risposta dell’organismo alle terapie parodontali. E per contro, una dieta povera di nutrienti essenziali potrebbe peggiorare la progressione della malattia, aumentando la suscettibilità all'infezione e riducendo la capacità di riparazione tissutale.

I nutrienti fondamentali per la salute orale

I ricercatori sottolineano l’importanza di alcuni nutrienti per il benessere del parodonto. La vitamina C è fondamentale per la sintesi del collagene e la guarigione dei tessuti. La vitamina D contribuisce alla salute ossea e alla modulazione della risposta immunitaria. Gli Acidi grassi omega-3, presenti nel pesce, nelle noci e nei semi di lino, riducono l’infiammazione. I Polifenoli, contenuti nel tè verde e nei frutti di bosco, hanno un’azione antiossidante e antibatterica. Magnesio e calcio non dovrebbero mai mancare, perché essenziali per la salute ossea e per il mantenimento della densità ossea alveolare. Proprio come le fibre alimentari che stimolano la produzione di saliva che aiuta a neutralizzare gli acidi e a mantenere l'equilibrio del microbiota orale.

Restrizione calorica e dieta mediterranea

La ricerca ha messo in evidenza due aspetti interessanti. Il primo riguarda la restrizione calorica controllata che sembra avere un impatto positivo sui processi infiammatori sistemici, compresi quelli che colpiscono i tessuti parodontali. Ma anche una dieta mediterranea, caratterizzata da un elevato consumo di frutta, verdura, pesce e olio extravergine d’oliva, può essere particolarmente benefica, perché riduce l’infiammazione gengivale e stabilizza la malattia parodontale.

Implicazioni cliniche per il dentista

I risultati di questo studio, pubblicato su Nature, offrono dunque nuovi spunti per l’approccio multidisciplinare alla parodontite. I dentisti dovrebbero considerare i consigli nutrizionali parte integrante dei piani di trattamento e sensibilizzare i pazienti sull’importanza di una corretta alimentazione per la salute orale. Perché questo sembra essere il modo più corretto, almeno secondo la scienza, per migliorare l’efficacia dei trattamenti e la qualità della vita dei pazienti.

Parodontite e dieta: un legame da approfondire - Ultima modifica: 2025-02-04T09:32:08+00:00 da Pierluigi Altea
Parodontite e dieta: un legame da approfondire - Ultima modifica: 2025-02-04T09:32:08+00:00 da Pierluigi Altea