L'OSA o OSAS, cioè la Sindrome dell'Apnea Ostruttiva nel Sonno è una patologia che colpisce anche i bambini. Ipertrofia di adenoidi, tonsille e obesità sono tra le cause principali dell’insorgenza di questa malattia che coinvolge tra il 2 e il 6% della popolazione pediatrica. Nei bambini più piccoli, anche le anomalie del cranio e del viso giocano un ruolo importante in questa patologia che può e deve essere trattata precocemente. Come hanno ricordato recentemente gli esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS)- Sezione Emilia Romagna, in un incontro dedicato ai disturbi del sonno in età pediatrica.
OSA, le cause della malattia nel bambino
La Sindrome dell'Apnea Ostruttiva nel Sonno colpisce anche i bambini. Di solito esordisce tra il secondo e il sesto anno di età. Nei bambini tra 0 e 23 mesi può essere causata da anomalie del viso e del cranio, da sindromi genetiche o ostruzioni nasali e faringee. Nei bambini più grandi, invece, sopra i due anni, è generalmente causata dall’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille, dall’eccesso di peso e da disformismi cranio-facciali.
Come si manifesta nel paziente pediatrico
L'OSA presenta sia sintomi diurni, sia sintomi notturni. «Durante il giorno - spiega Andrea Bergomi, Pediatra di famiglia AUSL di Modena e Vice-presidente SIPPS Emilia-Romagna - segnali indicativi possono essere respiro orale, irritabilità e voce nasale. Anche rinite cronica, cefalea mattutina, scarsa concentrazione scolastica e rallentamento della crescita possono essere segni della malattia. Durante la notte, invece, sono presenti russamento, pause respiratorie nel sonno e respiro orale, nonché modificazione del colorito cutaneo. Anche sensazione di soffocamento, paura e agitazione notturna, sudorazione intensa ed insonnia possono indicare la patologia. Se non trattata adeguatamente, l’OSA può condurre, anche in età pediatrica, a complicanze gravi a causa soprattutto delle ipossiemie intermittenti».
La terapia: dai farmaci all'apparecchio ortodontico
La Sindrome dell'Apnea Ostruttiva nel Sonno può e deve essere trattata precocemente, soprattutto nel bambino. La terapia medico-farmacologica prevede la somministrazione di corticosteroidi topici nasali. La terapia chirurgica, invece, consiste nel trattamento delle malformazioni cranio-facciali e dell‘ipertrofia adenoidea e/o tonsillare. È efficace nel 70-100% dei casi. C'è poi la terapia ortodontica che mira all'ampliamento del palato duro mediante l'applicazione di un apparecchio ortodontico. Trova indicazione nei bambini con contrazione trasversale della mascella e malocclusione dentale.
La tempestività, ciò che conta di più
«Un trattamento precoce è essenziale per migliorare l’outcome a lungo termine del bambino, soprattutto quando coesistono problematiche cognitive e/o comportamentali», spiega Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria presso l'Università di Parma e Presidente della SIPPS Emilia-Romagna.
«I bambini non trattati presentano più spesso deficit cognitivi o delle funzioni neuropsicologiche, con conseguenze sullo stato dell’intelligenza generale e verbale, sulle funzioni esecutive e di apprendimento, sulla memoria, sul linguaggio, sulle capacità matematiche, sul pensiero astratto e analitico. È dimostrato che il trattamento delle OSA nei bambini che ne soffrono migliora le loro capacità cognitive e le performance scolastiche e social». Ecco perché l'odontoiatra è tra i professionisti sanitari che devono stare in prima linea per intercettare il problema e contribuire a risolverlo quanto prima.
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