A partire dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati titolari di partita Iva e residenti in Italia, e dal momento che l’Unione Europea non ha previsto la possibilità di concedere deroghe agli Stati che ancora non si sono adeguati alla normativa, chiunque non la dovesse rispettare a partire dal prossimo anno incorrerà in sanzioni, come previsto dall’art. 6 del Decreto Legislativo n. 417/97 (tra il 90 e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non adeguatamente documentato).
La fattura elettronica è un documento elettronico veicolato attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) e archiviabile solo in digitale che permetterà di ridurre il rischio di evasione fiscale. Per imparare a gestirlo, ogni titolare di partita Iva che non si senta sicuro di farlo in autonomia potrà scegliere se avvalersi dei servizi gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, affidarsi a un provider informatico oppure a un professionista che svolge il servizio in proprio.
ANDI vi ha dedicato un articolo, scritto da Loredana Trecate, Consulente fiscale ANDI Nazionale, in cui evidenzia le implicazioni che la nuova normativa avrà per gli odontoiatri.
Ma con il decreto nuovo per gli studi dentistici non è prevista la Fatturazione elettronica, giusto? L’articolo citato risale a settembre.