MIH, il caso dell’estrazione come terapia elettiva

L'MIH, cioè l'ipomineralizzazione dei molari e degli incisivi, colpisce tra il 12% e il 14% dei bambini, con variazioni che vanno dal 2,4% al 40,2%. Si stima inoltre che i soggetti affetti da MIH, entro l'età di 9 anni, siano sottoposti a cure odontoiatriche fino a 10 volte in più rispetto ai bambini sani. Diagnosi precoce e terapia remineralizzante sono il gold standard per questa patologia che in alcune circostanze, però, richiede l'estrazione degli elementi colpiti. Una soluzione che, se pianificata con attenzione e cura, restituisce al bambino il sorriso, senza creare complicanze ortodontiche nel medio-lungo periodo. Come spiega Maria Grazia Cagetti, professore associato di Malattie odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Milano, dove è direttore della Scuola di specializzazione in Odontoiatria pediatrica.

L'estrazione, una scelta a volte necessaria

Estrarre l'elemento colpiti da MIH non è una sconfitta, ma una pratica che a volte può risultare conveniente nell'economia complessiva delle cure. «Certo», spiega Cagetti, «sarebbe una sconfitta se si arrivasse alla decisione di estrarlo dopo numerosi tentativi di portare avanti un elemento estremamente compromesso. Quando invece parliamo di estrazione come terapia elettiva per gli elementi affetti da MIH severa, parliamo di una scelta terapeutica. Affinché un bambino di 7-8 anni possa avere un futuro con una bocca con 28 denti sani. Piuttosto che ostinarsi a trattare un elemento che inevitabilmente, dopo un certo numero di anni, sarà perso».

Una soluzione che preserva l'occlusione

A volte, la scelta conservativa non è la migliore. Soprattutto se le possibilità di sopravvivenza dell'elemento colpito da MIH sono basse o quasi nulle. «Il mancato ripristino porterebbe a un serio danno all’occlusione e richiederebbe, quindi, un impianto o un trattamento ortodontico estremamente impegnativo. Senza pensare ai costi che tutto ciò comporterebbe. Inoltre, assai spesso i terzi molari non trovano posto nelle arcate e vengono estratti. Dargli la possibilità di avere il ruolo di un elemento a tutti gli effetti masticante, diventa l'obiettivo terapeutico per me da preferire nei casi di MIH severa».

Le tempistiche, il vero problema

«Le tempistiche sono il punto fondamentale se si decide questa strategia. Estrarre il primo molare al momento giusto aumenta enormemente le probabilità che il settimo erompa mesialmente. Occupando lo spazio del sesto perso e, a sua volta, l'ottavo possa, più tardi, prendere il posto del secondo molare. La letteratura ci dice che il momento ideale per l'estrazione è fra gli 8 e 10 anni di età. Il segno radiografico, considerato indicatore del momento ideale per l'estrazione e visibile radiograficamente, è la calcificazione della forcazione del secondo molare. A volte, però, non è possibile attendere questo momento, in quanto i disagi che i denti affetti possono provocare al piccolo paziente e i costi che la famiglia deve affrontare, ci fanno optare per un intervento più precoce. Sebbene l'esperienza clinica non abbia lo stesso valore dell'evidenza scientifica, per la mia esperienza è meglio un'estrazione precoce piuttosto che un'estrazione tardiva».

Le terapie post-estrazione

Se l'estrazione viene eseguita nel periodo temporale corretto, la natura provvede a ripristinare una condizione occlusale, se non ideale, buona. I risultati sono assai più predicibili nell'arcata superiore. «Infatti, l'estrazione del primo molare superiore in epoca corretta garantisce un buon posizionamento del secondo molare. Nell'arcata inferiore non sempre le cose vanno altrettanto bene ed è possibile che si renda necessario l’intervento dell’ortodontista. È comunque bene sottolineare che una valutazione ortodontica preliminare deve comunque essere fatta, al fine di valutare le necessità del paziente e poter ottenere il miglior risultato possibile».

MIH, il caso dell’estrazione come terapia elettiva - Ultima modifica: 2024-06-12T14:29:44+00:00 da Pierluigi Altea
MIH, il caso dell’estrazione come terapia elettiva - Ultima modifica: 2024-06-12T14:29:44+00:00 da Pierluigi Altea