La microabrasione è una soluzione di fatto adottata per risolvere il problema delle discromie dello smalto nei pazienti pediatrici. Tuttavia, per valutarne la reale efficacia, un gruppo di ricercatori dell'Università d'Aix-Marseille, Francia, ha condotto una revisione sistematica della letteratura. Per poi pubblicarne i risultati sul Journal of Clinical Pediatric Dentistry.
Gli studi ritenuti significativi
Sono state selezionate 741 pubblicazioni fino a settembre 2021 attraverso una ricerca sistematica su tre database, utilizzando la parola chiave "microabrasione". Dopo un'attenta valutazione, in base ai criteri di inclusione, sono stati consierati 11 studi prospettici, di cui 6 erano studi clinici randomizzati.
I risultati osservati
La microabrasione rappresenta una tecnica efficace e affidabile per la gestione delle discromie dello smalto dentale pediatrico, specialmente nei casi di fluorosi dentale. I ricercatori hanno osservato miglioramenti significativi nell'aspetto estetico dei denti trattati, con risultati che variano dal 68,3% al 95,4% di successo, a seconda delle condizioni specifiche del paziente e delle caratteristiche della discromia. Tuttavia, sottolineano, sono necessari ulteriori studi clinici ben condotti per valutare l'efficacia della microabrasione in altri tipi di macchie dentarie. Inoltre, i dati attualmente disponibili non consentono di eseguire una meta-analisi. Questo a causa della mancanza di una standardizzazione nei criteri di valutazione e del limitato numero di studi disponibili.
Conclusioni e osservazioni
La standardizzazione dei criteri per valutare il successo del trattamento e l'adozione di protocolli basati su prodotti commerciali rappresentano ulteriori punti da considerare per migliorare la qualità delle ricerche future. È fondamentale che i dentisti monitorino attentamente l'efficacia del trattamento utilizzando criteri obiettivi e considerando anche l'autovalutazione del paziente per valutare il suo grado di soddisfazione estetica. In conclusione, la microabrasione rappresenta una promettente opzione terapeutica per la gestione delle discromie dello smalto dentale pediatrico, in particolare per la fluorosi dentale. Tuttavia, ulteriori studi clinici ben condotti e una maggiore standardizzazione dei criteri di valutazione sarebbero auspicabili per fornire un'analisi più approfondita dell'efficacia di questa tecnica già in uso in diversi contesti clinici.