![Luigi Paglia](https://static.tecnichenuove.it/ildentistamoderno/2023/05/Luigi_Paglia_nuova-150x150.jpeg)
La chirurgia estrattiva e implantare che viene condotta abitualmente nei nostri studi può comportare, in paricolar modo nei casi più complessi, la comparsa di complicanze intra e postoperatorie che l’odontoiatra deve essere in grado di prevenire, prevedere e affrontare.
La conoscenza approfondita dell’anatomia, la padronanza delle tecniche chirurgiche, la corretta valutazione preoperatoria oltre all’esperienza dell’operatore e a un piano di trattamento ben ragionato possono ridurre drasticamente il verificarsi di tali eventualità. Il trattamento delle complicanze, ove si verifichino, deve essere inoltre tempestivo ed efficace, per ridurre al minimo il disagio ed evitare esiti permanenti.
Con 7 domande e specialmente con le 7 precise, direi chirurgiche, risposte dell’espertissimo Collega e Docente Matteo Chiapasco impariamo a temere le possibili complicanze per poterle prevenire! Buona lettura
![Matteo Chiapasco](https://static.tecnichenuove.it/ildentistamoderno/2025/02/Matteo_Chiapasco-copia-150x150.jpg)
Quali informazioni cliniche e strumentali è necessario conoscere prima di iniziare un intervento chirurgico di estrazione di un ottavo inferiore incluso?
Sapere se il paziente ha sintomi: se sì, da quanto tempo e di quale tipo. Valutare lo stato di salute del paziente, la collaborazione, la accessibilità. Morfologia del dente, grado di inclusione, posizione (mesioverso, normoverso, distoverso, altro). Rapporti con il fascio neuro-vascolare alveolare inferiore.
Gli accorgimenti per prevenire una emorragia nel cavo orale dopo un intervento di chirurgia ambulatoriale?
Conoscere l’anatomia.
Identificare il vaso responsabile e verificare se l’emorragia è venosa o arteriosa. Provvedere all’emostasi con semplice compressione, emostatici riassorbibili o diatermocoagulazione, se necessario.
Lesione del nervo alveolare inferiore post-chirurgica: e ora che faccio?
Dipende dal tipo di lesione, se è stata accertata o solo presunta in base ai sintomi.
In caso di neuro-aprassia, attesa e integratori come acido alfa-lipoico, complesso vitaminico B, L-acetil-carnitina, corticosteroidi.
In caso di assono-tmesi, simile procedura. In caso di neuro-tmesi accertata, intervento di neuro-raffia il più precoce possibile.
Come prevenire la perforazione della membrana di Schneider in chirurgia orale e implantare?
Conoscere l’anatomia.
Valutazione accurata radiografica prima dell’intervento.
Manovre chirurgiche corrette.
Un corpo estraneo è finito nel seno mascellare intraoperatoriamente: ora cosa posso (e devo) fare?
Cercare di rimuoverlo immediatamente, se non riassorbibile, attraverso il sito di penetrazione, se possibile, o con accesso conservativo dal cavo orale (tecnica del Bone Lid).
Consulto otorinolaringoiatrico se complicanze sinusali non responsive a terapia antibiotico e coinvolgimento di altri seni con ostruzione dell’ostio sinusale.
Come diagnosticare e trattare una alveolite post-estrattiva?
Irrigazioni, blando curettage, ottenere coagulo competente, medicazioni locali con fibre eugenolate da cambiare spesso fino a risoluzione, eventuale copertura antibiotica.
Quando dobbiamo sospettare una sinusite odontogena?
Tutte le volte in cui, anche in assenza di sintomi e segni da parte del paziente (tumefazione, dolore facciale, secrezione purulenta dal naso o dal cavo orale, ostruzione del naso) si ipotizza una causa dentale quale un dente necrotico con apici infetti in vicinanza del pavimento del seno, dopo rialzo del seno mascellare con decorso non regolare, dopo penetrazione di impianti. Una TC sarà dirimente in quanto mostrerà segni radiografici di opacamento del seno mascellare e/o dei seni collegati (etmoidale, sfenoidale, frontale).