L’uso di EDTA in endodonzia interferisce sull’incidenza di crack dentinali e dei trasporti canalari e foraminali?

Effetto dell’EDTA durante la preparazione canalare con strumentazione rotante

Effect of EDTA preparations on rotary root canal instrumentation

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Whitbeck ER, Swenson K, Tordik PA, Kondor SA, Webb TD, Sun J. Journal of Endodontics 2015;41(1):92-6.

Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare se durante la strumentazione canalare rotante le irrigazioni con soluzione fisiologica, soluzione di EDTA al 17% o RC-Prep (Premier Dental, Philadelphia, PA) hanno determinato le differenze di trasporto canalare. L’obiettivo secondario è stato quello di valutare se la strumentazione associata all’utilizzo di questi agenti potesse provocare cambiamenti nella lunghezza di lavoro e nel volume del canale.

1. (A) Linea centrale del lume canalare inserita nel modello pre-strumentazione (rosso). (B) Dopo sovrapposizione dei modelli, dei piani sono stati creati perpendicolari a questa linea centrale a incrementi di 1 mm da D0-D8 evidenziando la pre-strumentazione (rosso) e la post-strumentazione (verde). (C) Una vista in sezione trasversale della pre-strumentazione (rosso) e della post-strumentazione (verde) del piano D5. In ogni piano trasversale, è stato utilizzato per calcolare i punti centroidi (nero) un software di modellazione computerizzata. Lo spostamento del punto centroide tra la pre-strumentazione e la post-strumentazione (freccia gialla) è stato definito come trasporto e misurato in mm.
1. (A) Linea centrale del lume canalare inserita nel modello pre-strumentazione (rosso). (B) Dopo sovrapposizione dei modelli, dei piani sono stati creati perpendicolari a questa linea centrale a incrementi di 1 mm da D0-D8 evidenziando la pre-strumentazione (rosso) e la post-strumentazione (verde). (C) Una vista in sezione trasversale della pre-strumentazione (rosso) e della post-strumentazione (verde) del piano D5. In ogni piano trasversale, è stato utilizzato per calcolare i punti centroidi (nero) un software di modellazione computerizzata. Lo spostamento del punto centroide tra la pre-strumentazione e la post-strumentazione (freccia gialla) è stato definito come trasporto e misurato in mm.

Mantenere la morfologia canalare originaria durante il trattamento endodontico, compresa la minimizzazione dei trasporti all’interno dei canali e apicali, ha dimostrato di aumentare la guarigione fino al 40% (Gorni FG, Gagliani MM. The outcome of endodontic retreatment: a 2-yr follow-up. J Endod 2004;30:1-4). L’EDTA è stato introdotto in endodonzia nel 1957 ed è stato supportato per diminuire il tempo di strumentazione, con effetti minimi sui tessuti orali e gli strumenti canalari. Nonostante la mancanza di prove che dimostrano un miglioramento dei risultati, le indicazioni contemporanee sostengono che l’EDTA abbia un’azione di lubrificazione del canale durante la strumentazione rotante, maggiore attività antibatterica e aiuti la rimozione dello smear layer. In questo studio gli autori hanno preso in considerazione ventiquattro molari superiori di un inventario di denti estratti, denti umani conservati in 1% cloramina-T (Ricca Chemical Company, Arlington, TX). Ciascuno è stato esaminato al microscopio operatorio dentale a ingrandimento 8x (Global Surgical Corporation, St Louis, MO) e sono state fatte radiografie sia in senso mesiodistale che buccolinguale. Sono stati esclusi i denti con carie radicolari, crepe, riassorbimento, apici incompleti, o <10 mm di lunghezza radicolare. Sono stati esclusi anche denti con anatomia canalare nastriforme. Utilizzando la tecnica di Schneider, sono stati inclusi solo i denti con radici mesiobuccali curve da 10°-30° in entrambi i piani. La radice palatina di ciascun dente è stata rimossa. Dopo avere provveduto alla cavità di accesso con frese in metallo duro (Dentsply Maillefer, York, PA), sono stati individuati il canale mesiobuccale e senza flaring coronale un FlexoFile di ISO # 10 (Dentsply Maillefer) è stato inserito nel canale per garantire la pervietà. La lunghezza di lavoro per ciascun campione è stata stabilita a 18 mm. I 24 campioni sono stati assegnati a random a 3 gruppi (n = 8) con il generatore di sequenza casuale. I campioni di controllo sono stati irrigati con 2,0 ml di soluzione fisiologica 0,9% (Baxter Healthcare Corp, Deerfield, IL) alternativamente alla strumentazione con i file. Nel gruppo 1, i canali e la camera pulpare sono stati inondati con EDTA al 17% (Pulpdent Corp, Watertown, MA) prima di utilizzare la strumentazione con ciascun file. I canali sono stati irrigati con 2,0 ml di soluzione fisiologica 0,9% tra ogni file. Nel gruppo 2 è stato utilizzato RC-Prep sia nei canali che in camera pulpare. L’irrigazione con soluzione salina è stata eseguita tra ogni strumentazione con i file, come negli altri gruppi. Tutti i campioni sono stati strumentati con una tecnica crown-down con strumenti rotanti al nichel-titanio 0,04 (profilo; Dentsply Tulsa Dental Specialties, Tulsa, OK) a una dimensione maestro di file apicale di # 30. Scansioni tomografiche micro-computerizzate a X-ray alle misure di lunghezza di lavoro sono state effettuate prima e dopo la strumentazione. I modelli tridimensionali sono stati creati a partire dai dati di scansione pre- e post-strumentazione e confrontati per variazioni di volume. Sono stati calcolati punti centroidi in sezioni trasversali dei canali e il trasporto è stata determinato misurando la distanza tra i punti pre e post-strumentazione, come illustrato nella Figura 1. I dati sono stati analizzati con l’analisi della varianza (α = 0,05) e il test di Tukey post hoc. I risultati ottenuti dagli autori sono stati i seguenti: minor trasporto è stato osservato nel gruppo 2 sperimentale rispetto al gruppo 1 sperimentale (P = .001) e il gruppo di controllo (P = 0,014). I gradi di trasporti nel gruppo 1 e nel gruppo di controllo non si sono manifestati significativamente diversi. Il volume del canale nel gruppo 1 sperimentale è risultato aumentato rispetto al gruppo 2 sperimentale (P = .004) e a quello di controllo (P = .022). Non sono state osservate differenze significative nella lunghezza di lavoro.

Implicazioni cliniche

L’endodontista, in base a questo studio, può ritenere che durante i trattamenti endodontici l’utilizzo di chelanti a base di EDTA, che gli possono essere d’aiuto nella rimozione dello smear layer e di tutti i detriti organici, non interferisce nella lunghezza di lavoro e non incrementa in modo significativo il grado di trasporto canalare e del forame apicale.

 

L’uso di EDTA in endodonzia interferisce sull’incidenza di crack dentinali e dei trasporti canalari e foraminali? - Ultima modifica: 2015-05-30T17:26:50+00:00 da Redazione

1 commento

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