L’odontoiatria è una professione in continua evoluzione. Negli ultimi anni, molte novità tecnologiche e organizzative hanno rivoluzionato l’approccio alle cure e alla gestione dello studio. Ma c’è un fattore chiave, ancora poco evidenziato, che potrebbe avere ripercussioni importanti sulla evoluzione della professione odontoiatrica in Italia: la composizione della popolazione, che negli ultimi decenni è progressivamente invecchiata.
Una popolazione sempre più anziana
Nel nostro Paese, come in buona parte del mondo, la graduale diminuzione della mortalità si accompagna a un graduale declino della natalità. Siamo nel pieno di una importante fase di transizione demografica caratterizzata dal progressivo aumento del numero di anziani. In soli due decenni, nella popolazione italiana si è verificato un aumento del 27% nella porzione di anziani e del 73% in quella dei grandi anziani. In Italia, secondo le più recenti previsioni dell'Istat, l'Istituto Nazionale di Statistica, saranno sempre di più.
Una sfida per i professionisti della salute e dell'odontoiatria
Questo nuovo assetto demografico rappresenta una sfida per la ricerca biomedica e la sanità. La salute degli anziani è una questione importante e complessa che coinvolge molti aspetti: dalle cure mediche all'assistenza sociale, dalla nutrizione all'attività fisica. Consentire alle persone di godere di una vita sana e soddisfacente anche in età avanzata, aumentando il numero di anni di vita trascorsi in buona salute e senza limitazioni nelle attività, è una delle sfide più impegnative per la società moderna. E lo è anche per gli odontoiatri, perché come sappiamo la salute orale può influenzare la salute generale e ancor più quella dei pazienti senior.
Anche il dentista invecchia: quali sono le implicazioni?
L'aspetto interessante è che, via via che la popolazione italiana invecchia, anche la popolazione di dentisti diventa sempre più anziana. Secondo dati diffusi da FNOMCeO, nel 2022 gli iscritti all'albo degli odontoiatri erano 63.675. Agli inizi del 2020 l'età media degli iscritti, stimata per difetto, era di 52,5 anni, età che nel 2022 è passata a 53,2 anni. In poco più di tre anni la percentuale di odontoiatri anziani è aumentata di oltre il 70%, passando progressivamente dal 17,6% del 2018 al 30,2% nel 2022.
Il numero di odontoiatri con oltre 65 anni di età è in costante aumento. La fascia tra i 60 e i 64 anni è passata dal 16,2% del 2020 al 18,7% nel 2022. Al contrario, le fasce di età più giovani della popolazione odontoiatrica stanno progressivamente diminuendo, con una riduzione del numero di giovani odontoiatri che esercitano la professione. In sintesi, "nascono" meno dentisti a fronte di molti dentisti che "invecchiano".
Quali implicazioni questo potrà avere sul futuro della professione odontoiatrica in Italia?
Chi si forma non si ferma
È possibile che, con l'avanzare dell'età, molti odontoiatri decidano di ritirarsi o di ridurre la propria attività, lasciando un vuoto che le nuove generazioni, non fosse altro per i suddetti motivi demografici, non sono pronte a colmare. A questo va aggiunta la possibile mancanza di motivazione, per alcuni professionisti anziani, nel gestire il passaggio alle sempre nuove tecnologie digitali che richiedono talvolta cospicui investimenti e una adeguata formazione per essere utilizzate correttamente. Formazione che si renderà sempre più necessaria per i professionisti del settore di tutte le età, che dovranno prepararsi ad affrontare sempre più spesso le problematiche cliniche e i problemi odontoiatrici dei loro pazienti anziani, con esigenze indubbiamente ben diverse rispetto ai pazienti giovani o adulti in generale, nonché condizioni di fragilità che richiedono un approccio molto attento.
Cure efficaci e minimamente invasive
Le numerose patologie che possono affliggere i pazienti anziani e le politerapie farmacologiche a cui spesso sono sottoposti rendono la diagnosi e le cure odontoiatriche più complesse. Spesso a questo si aggiunge la difficoltà effettiva del paziente anziano nel recarsi con regolarità presso lo studio odontoiatrico per i controlli programmati o anche solo nel sottoporsi a una terapia che si protragga nel tempo. Senza dimenticare i possibili disagi nella deambulazione o la diminuzione della manualità, che rende per molti pazienti senior più complesse perfino le semplici manovre di igiene domiciliare. Per tutti questi motivi, è necessario saper fornire ai pazienti anziani supporto e cure odontoiatriche efficaci e di qualità, pensate appositamente per loro in modo da assicurare la minima invasività possibile e il massimo beneficio raggiungibile. Sarà compito degli odontoiatri anche sapere indirizzare il paziente verso le figure specialistiche per la cura di eventuali patologie preesistenti.
Il video per approfondire effetti e sfide nel prossimo futuro
Nel video a seguire, il dottor Luigi Paglia, direttore scientifico de Il Dentista Moderno, intervista il dottor Ugo Lucca, Laboratorio di Epidemiologia Geriatrica e Dipartimento di Ricerca Politiche per la salute, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, per aiutarci a comprendere le sfaccettature di un tema di grande attualità: l'invecchiamento della popolazione. Un fenomeno demografico epocale diffuso in tutto il mondo i cui effetti sanitari, sociali ed economici saranno sempre più accentuati e rappresenteranno una delle maggiori sfide di questo secolo.
La presa in carico del paziente anziano
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