Il restauro anteriore in resina composita è una procedura che può risultare impegnativa nella pratica clinica dell’odontoiatra in considerazione del fatto che ha un’importante valenza estetica. C'è però un approccio che consente di affrontare le criticità per ottenere un risultato predicibile ed esteticamente valido.
Integrazione ai tessuti adiacenti
Occorre fare mente locale che viviamo nell’”era” dell’estetica e che il paziente che si rivolge all’odontoiatra per un restauro frontale ha l’aspettativa che quest’ultimo risulti perfettamente integrato ai tessuti dentali adiacenti e ai denti circostanti sia per colore sia per forma rispettivamente.
Sono proposti molti corsi che suggeriscono delle “ricette” per realizzare facilmente un restauro estetico anteriore in composito, ma in realtà bisogna dire che non esiste alcuna “ricetta” che può consigliare una tecnica migliore di un’altra oppure una resina composita migliore per ottenere il risultato estetico.
“Le “ricette” non funzionano – commenta Stefano Daniele, docente del nuovo corso "Le determinanti di forma e di colore per il successo del restauro estetico anteriore in composito – perché nel restauro anteriore in resina composita sono troppi i fattori che entrano in “gioco” e che sono difficili da valutare e riprodurre, in primo luogo la considerazione che l’elemento dentale del giovane è diverso, per forma e spessore dei tessuti dentali costituenti, da quello dell’adulto o dell’anziano.
Le stesse resine composite non hanno un comportamento costante in considerazione del fatto che le loro caratteristiche cromatiche dipendono dallo spessore di apposizione, elemento molto difficile da controllare durante la procedura clinica” .
Il giusto approccio: il metodo
Un approccio razionale consiste invece, secondo Stefano Daniele, nell’imparare un metodo semplificato basato, in primo luogo, sulla conoscenza della forma degli elementi dentali del gruppo frontale e in secondo luogo una disamina sulle caratteristiche cromatiche e ottiche dei tessuti dentali costituenti gli elementi dentali anteriori.
Queste conoscenze permettono al clinico un’attenta e fedele valutazione pre-operatoria della forma e delle caratteristiche cromatiche degli elementi frontali da ricostruire e di conseguenza possedere i mezzi per scegliere le masse di resina composita maggiormente indicate per la ricostruzione, al fine di ottenere un risultato predicibile ed esteticamente valido, perché basato su un razionale.
Il corso dedicato
Il nuovo corso "Le determinanti di forma e di colore per il successo del restauro estetico anteriore in composito" del dottor Stefano Daniele, accreditato per 4,5 ECM, si pone l'obiettivo di insegnare un metodo non empirico ma basato su principi scientifici applicabili alla pratica clinica nell’eseguire il restauro diretto del dente anteriore in resina composita.