A Siena, un esempio di come promuovere la salute orale negli anziani

Si chiama “Sorrisi per sempre” il progetto di odontoiatria sociale di comunità dell’Azienda Usl Toscana sud est, zona senese, pensato ad hoc per gli anziani più fragili, uno dei pochi in Italia.

Giuliana Mancini
Giuliana Mancini, medico, direttore dell’Unità Operativa Semplice di Odontoiatria presso l’Asl Toscana sud-est, area senese, è tra i promotori di “Sorrisi per sempre”, il progetto di odontoiatria sociale di comunità pensato ad hoc per gli anziani più fragili.

“Il progetto, che è l’ampliamento del programma di tutela della salute odontoiatrica già avviato nel 2014 da Regione Toscana”, spiega Giuliana Mancini, direttore dell’UOS di Odontoiatria, Asl Toscana sud-est, area senese, “è nato per rispondere al bisogno di cure e di assistenza odontoiatrica che abbiamo riscontrato sul nostro territorio nelle persone over 70. Quanto abbiamo rilevato sia osservando i pazienti a livello ambulatoriale, sia ascoltando quanto riportato dagli infermieri e dagli OSS (Operatori socio sanitari) impegnati nell’assistenza domiciliare integrata (Adi). Le persone che si prendono cura degli anziani, in particolare di quelli non autosufficienti residenti al proprio domicilio ma anche nelle strutture socio-assistenziali, sovente trascurano l’igiene orale di questi pazienti, non sanno come rimuovere le protesi mobili o compiere le più elementari manovre necessarie al buon mantenimento della salute orale delle persone di cui si prendono cura. È nata così l’idea di sviluppare questo progetto di prevenzione che ha preso il via poco più di un anno fa e che sta dando ottimi risultati, grazie a un lavoro di squadra straordinario che sta coinvolgendo le Residenze sanitario-assistenziali della nostra zona, ma anche geriatri e medici di medicina generale”.

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Tre fasi, un unico obiettivo

Per prima cosa, gli operatori in forza presso l’UOS di Odontoiatria dell’Asl Toscana sud-est, si occupano di istruire le persone che accudiscono gli anziani, dunque i caregiver che spesso sono anche i familiari più stretti, ma anche gli operatori sanitari impiegati nell’assistenza domiciliare o nelle case di riposo, cercando di capire quale sia la loro percezione del problema attraverso la somministrazione di un questionario. “Ci siamo subito resi conto del basso livello di competenze presenti in questo ambito”, spiega Mancini, “così cerchiamo di  migliorarle, attraverso l’insegnamento di nozioni di anatomia, fisiologia e di patologia utili a far comprendere innanzitutto l’importanza dell’igiene orale, quella su cui puntiamo maggiormente”.

Il Team diretto da Giuliana Mancini
Il Team dell’UOS di Odontoiatria attivo presso l’Asl Toscana sud-est, area senese, che sta sviluppando il progetto il progetto di odontoiatria sociale di comunità a favore degli anziani più fragili. In alto, da sinistra le odontoiatre Maria Luisa Cucci e Daniela Franci, insieme con Giuliana Mancini; sedute, da sinistra, le igieniste dentali Serena Malatesti e Katia Guerrini.

Poi organizziamo incontri rivolti al personale, agli ospiti delle Rsa e ai loro familiari, volti a valorizzare l’importanza dell’igiene orale, delle protesi dentarie e di come mantenere in salute il cavo orale, facendo fare alle nostre igieniste dentali anche delle dimostrazioni pratiche su come impostare l’igiene orale nei pazienti anziani”.

Infine, una volta individuati i casi, gli operatori del team attuano l’intervento terapeutico,  laddove possibile in loco, oppure presso gli ambulatori tramite percorsi speciali o in ambiente ospedaliero protetto.

“Tre diverse fasi con le quali cerchiamo di perseguire un unico obiettivo“, dice Mancini, “preservare e promuovere la salute orale degli anziani più fragili. Da marzo 2017 ad oggi, sono stati formati circa 250 operatori sanitari e infermieri, sono state eseguite 260 visite a pazienti istituzionalizzati ed eseguiti circa 60 interventi odontoiatrici”.

Cosa può fare di utile l’odontoiatra per i pazienti anziani

Sebbene il paziente anziano non autosufficiente generalmente non possa accedere alle cure odontoiatriche tradizionali, cioè quelle erogate negli studi professionali, per svariate ragioni soprattutto di ordine logistico, tuttavia l’odontoiatra anche in questo ambito può fare molto. “Per esempio, interessarsi dello stato di salute orale degli anziani di cui venisse a conoscenza attraverso familiari, conoscenti o amici”, dice Mancini, “innanzitutto dando loro dei consigli su come praticare l’igiene orale e poi indirizzandoli verso strutture pubbliche che come la nostra si sono attivate per sviluppare questo servizio, anche se in Italia sono davvero poche. Per questa ragione ci piacerebbe poter esportare la nostra esperienza anche altrove, portando i dati che abbiamo raccolto su questo fenomeno e i risultati dei nostri interventi che sono davvero incoraggianti, sia sul piano delle competenze acquisite dagli operatori socio-sanitari coinvolti nella cura degli anziani, sia su quello dei benefici che abbiamo riscontrato nei pazienti over 70 coinvolti nell’iniziativa.

Perché l’anziano con una buona salute orale non solo riesce a nutrirsi meglio grazie all’efficienza del proprio apparato masticatorio, ma vive anche meglio la vita sociale, perché non avendo dolore o altri disagi (come la bocca secca, ndr), riesce a parlare meglio, a sorridere e a esprimersi con libertà e naturalezza, e questo contribuisce a migliorarne la qualità della vita”.

A Siena, un esempio di come promuovere la salute orale negli anziani - Ultima modifica: 2018-03-30T10:01:13+00:00 da Pierluigi Altea