Una procedura essenziale per la buona riuscita della terapia endodontica: né la sagomatura né l’otturazione canalare sono in grado di garantire una riduzione della carica batterica sufficiente per il successo endodontico a lungo termine
La causa principale del fallimento endodontico è la persistenza di microrganismi nel sistema canalare. Recenti pubblicazioni hanno riportato che la percentuale di fallimento di un trattamento iniziale è compresa tra il 14% e il 16%. Parte di questi fallimenti deriva dal fatto che alcune colonie batteriche si possano annidare in aree non toccate dagli strumenti endodontici e dagli irriganti, come istmi, canali laterali e ramificazioni apicali.
I batteri che determinano infezioni persistenti possono essere identificati come quelli presenti nel canale al momento dell’otturazione.
La tassonomia dei batteri è un fattore discriminante per lo sviluppo o la persistenza di infezioni apicali.
Tali infezioni si manifestano solo nel momento in cui la carica batterica superi la soglia di difesa dell’ospite. Un trattamento efficace riduce le popolazioni batteriche e favorisce la guarigione.
L’irrigazione concorre alla rimozione di batteri, residui di tessuto pulpare, smear layer e detriti dal sistema dei canali radicolari. Il ruolo della disinfezione canalare nella buona riuscita della terapia endodontica è supportato dalla letteratura, che riporta come né la sagomatura né l’otturazione canalare siano in grado di garantire una riduzione della carica batterica sufficiente per il successo a lungo termine della terapia endodontica.
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