Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, è intervenuto in audizione presso la Commissione Lavoro Pubblico e Privato sulla proposta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sottolineando come l’attuale mancanza di un piano di sviluppo per le libere professioni sia un punto focale su cui porre l’attenzione.
«Nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza ci dev’essere maggiore sostegno alle libere professioni» dichiara Stella. «Subito un tavolo permanente di consultazione con le parti sociali per il coordinamento e la gestione dei progetti. Meno sussidi e finanziamenti a pioggia, ma più investimenti in infrastrutture.»
E spiega: «Le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea rappresentano un vero e proprio crocevia per il nostro Paese. Per questo è necessario che la governance dei progetti sia all’altezza, con una gestione dotata di poteri a carattere commissariale, che eviti ritardi nell’esecuzione dei progetti e con il coinvolgimento di professionisti esperti nella gestione dei fondi europei, anche considerato che il nostro Paese utilizza in media il 30% delle risorse UE, contro una media del 40% negli altri Stati membri».
«Nell’attuale bozza del PNRR le esigenze espresse dal mondo professionale sono del tutto trascurate, così come è avvenuto nella massima parte dei decreti emergenziali adottati durante la pandemia» conclude Stella. «Sta ora alle forze politiche ripensare il PNRR passando da politiche assistenziali a una strategia di lungo periodo che premi le competenze professionali e gli investimenti in infrastrutture.»