La perio-medicine è quella disciplina che studia le possibili correlazioni tra la malattia parodontale e alcune patologie. La ricerca in questo ambito è fra le più sviluppate del settore. Tra le condizioni di maggiore interesse si ritrovano aterosclerosi e relative sequele cardio e cerebrovascolari, diabete mellito, artrite reumatoide e pneumopatie, oltre alle problematiche della gravidanza, parto pretermine in particolare.
Una revisione di pochi mesi fa, pubblicata su Periodontology 2000, fornisce un aggiornamento delle evidenze riguardo alla tematica in oggetto.
Vediamo le correlazioni tra terapia parodontale e condizioni sistemiche
Per quanto riguarda il periodo gestazionale, le evidenze si limitano ad assicurare la sicurezza e l’efficacia della terapia non chirurgica, senza confermare il possibile effetto preventivo sulle complicanze della gravidanza stessa.
Gli Autori non hanno ritrovato risultati esaustivi per quanto riguarda gli effetti della terapia parodontale su patologia aterosclerotica e artrite reumatoide, le quali sono state pertanto escluse dalle conclusioni della review, come anche malattia di Alzheimer, malattia renale cronica e patologia oncologica.
Pare invece che la malattia diabetica migliori nel compenso glicemico in quei pazienti parodontali trattati per patologia parodontale con terapia parodontale non chirurgica.
Particolarmente interessanti sono le indicazioni quando si vanno ad analizzare le patologie dell’apparato respiratorio. Rimuovere placca e tartaro e operare controllo chimico del biofilm contribuirebbe alla prevenzione delle infezioni respiratorie. Si fa riferimento in modo particolare ai quadri maggiormente insidiosi, cioè alle infezioni che insorgono nel paziente affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e alle polmoniti extraospedaliere in ambiente comunque protetto e, soprattutto, a quelle ospedaliere (hospital-acquired pneumonia, HAP).