Il settore dentale è uno dei protagonisti di punta della ripresa iniziata in Italia. A dirlo sono i dati che emergono dal panel sell-out della distribuzione (un campione di oltre 300 milioni di euro) gestito da Key-Stone. La ricerca fa marcare un +4,1% nel mercato complessivo, un risultato di gran lunga migliore dell’andamento del Paese nel suo complesso.
Molto interessante la composizione di questa crescita, che si attesta intorno al 2,5% nei consumi e nell’implantologia e giunge all’8,2% negli investimenti in attrezzature.
C’è dunque un ritorno della fiducia fra dentisti e odontotecnici, che hanno ripreso a investire, rispondendo agli sforzi dell’Industria dentale italiana. La quale si è orientata fortemente all’innovazione in ambito digitale, in particolare attraverso lo sviluppo delle tecnologie Cad-Cam per dentisti e odontotecnici e grazie ad una rapida diffusione della diagnostica per immagini.
Un dato su tutti risulta particolarmente interessante: il numero dei radiografici panoramici è cresciuto del 15% e, tra questi, le vendite dei radiologici 3D sono aumentate del 50%, con indiscutibili vantaggi anche per i pazienti, in termini di sicurezza diagnostica, di risultati terapeutici ottimali, di sostenibilità economica.
Dunque, l’uscita dalla crisi mondiale trova il dentale italiano protagonista in un contesto economico e di mercato profondamente mutato. “Le imprese che ce l’hanno fatta”, grazie anche a investimenti e trasformazioni strutturali significativi, hanno l’occasione di trovare il proprio spazio per crescere.
E in mutazione è anche il contesto legislativo. Quello europeo, innanzitutto: a più di dieci anni dalla sua entrata in vigore, la Direttiva 93/42/CE sui dispositivi medici – messa in discussione da uno scandalo – ha rivelato debolezze applicative. Oggi il settore attende un nuovo Regolamento, ed è attorno a esso che l’odontoiatria italiana vuole e deve far sentire la propria voce nelle sedi preposte affinché la tutela della salute dei pazienti vada di pari passo con uno sviluppo industriale sostenibile per produttori, distributori, operatori del sistema sanitario sia pubblico che privato. A ciò va aggiunta, sul piano interno, la Legge di Stabilità 2016 e il bonus fiscale, che permetterà di acquistare un bene strumentale e di scaricarlo con il 40% in più di valore.
Fonte: UNIDI