Molti traumi dentali, nella fascia di età tra i 6 e i 14 anni, si presentano con pattern particolari che portano a difficoltà terapeutiche e di gestione nel tempo anche per l’operatore più esperto. Inoltre, sono associati a peculiari aspetti nell’ambito della responsabilità civile, spesso poco approfonditi, che devono essere attentamente investigati per una corretta valutazione patrimoniale e del danno biologico conseguente all’evento.
I traumi dentali rappresentano la quinta malattia più presente al mondo e possono coinvolgere tutta la popolazione. Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzarne alcune tipologie, facendo particolare rifermento alle lesioni che rappresentano una particolare insidia diagnostica, terapeutica e prognostica. La nostra attenzione si è principalmente incentrata sulla gestione clinico-terapeutica delle fratture dentarie complicate, delle avulsioni e dei riassorbimenti radicolari, delle lussazioni con le loro complicanze, in particolare la diagnosi e terapia delle obliterazioni pulpari. In tale contesto, nel contempo, abbiamo voluto fornire utili raccomandazioni comportamentali atte alla gestione e attestazione specialistica di questi eventi in ambito medico legale. La nostra disamina ha interessato una fascia di età sensibile compresa tra i 6-14 anni, con riferimento alle alterazioni dello sviluppo dento-alveolare che possono conseguire tali eventi. In questi giovani pazienti è necessario creare un piano di trattamento individuale che possa permettere, all’elemento coinvolto, di arrivare nelle migliori condizioni possibili all’epoca della maturità scheletrica, periodo in cui si potranno adottare le migliori soluzioni riabilitative definitive.
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