Relationship between Tasks Performed, Personality Traits, and Sleep Bruxism inBrazilianSchoolChildren – A Population-Based Cross-Sectional Study
Non è raro oggi che i bambini in età scolastica conducano una vita quotidiana molto impegnativa, piena di compiti e occupazioni tra cui, per esempio, lavori domestici, sport, danza, musica, corsi di computer o lo studio delle lingue straniere, oltre ai compiti scolastici. Ogni bambino però ha abilità differenti. Non tutti i bambini sono capaci di svolgere gli stessi compiti. La loro personalità può anche influenzare le prestazioni delle attività cui vengono giornalmente sottoposti. A seconda delle caratteristiche di personalità presenti durante infanzia, l’individuo può avere difficoltà a sopportare situazioni di pressione e conflitti e, successivamente, soffrire di stress.
Il bruxismo è l’abituale rettifica involontaria a stringere i denti. Questa condizione orale ha una eziologia multifattoriale che colpisce sia bambini che adulti. Il bruxismo durante il sonno è considerato un vero e proprio disturbo del sonno. Quest’ultimo però gioca un ruolo importante nella salute dei bambini e una cattiva qualità del sonno può avere conseguenze serie sulla conduzione e gestione della vita quotidiana del bambino. Le conseguenze del bruxismo notturno comprendono: dolori muscolari, mal di testa, usura dei denti e in casi estremi anche perdita dei denti. Alcune teorie associano il fattore emotivo all’attivazione del bruxismo notturno. Infatti gli individui sottoposti a stress tendono a scaricare la tensione accumulata durante il giorno attraverso il bruxismo notturno.
Questo studio cross- sezionale, basato su una popolazione di 652 bambini in età scolare brasiliani (52 % dei quali femmine), di età compresa tra 7 e 10 anni è stato condotto nella città di Belo Horizonte, in Brasile. Un questionario sulla base dei criteri proposti dalla American Academy of Sleep Medicine (SAMA) è stato completato dai genitori. I bambini sono stati anche sottoposti a test psicologici successivamente analizzati da psicologi. L’indice di vulnerabilità sociale dal database del consiglio comunale è stata utilizzato inoltre per determinare la classificazione sociale delle famiglie. I dati ottenuti sono stati analizzati mediante i Test statistici Chi- quadrato e Poisson di regressione con un intervallo di confidenza del 95%.
La maggior parte delle famiglie è stata classificata come avente bassa vulnerabilità sociale (61,3%), mentre il 38,7% come avente elevata vulnerabilità sociale. Per quanto riguarda le attività extrascolastiche, la maggior parte delle ragazze eseguiva lavori domestici (56,4%) e alcune attività artistiche (51,3%), mentre le attività sportive erano più comuni tra i ragazzi (61%). I risultati del modello di regressione di Poisson hanno rivelato che il bruxismo notturno era più frequente nei bambini che in base ai test psicologici apparivano maggiormente stressati o nevrotici, e nei soggetti che eseguivano lavori domestici frequentemente.
Autori:
Junia Maria Serra-Negra,
Saul Martins Paiva,
Mauro Henrique Abreu,
Carmen Elvira Flores-Mendoza,
Isabela Almeida Pordeus
PLOS ONE November 2013 | Volume 8 | Issue 11
LA CARTA COSTA !!!!
Mai ho visto l’argomento bruxismo infantile affrontato in modo così superficiale!
Il bruxismo in dentatura decidua e mista (come quella dei soggetti dello studio) NON E una patologia, dal punto di vista orale.
Anche i metodi di indagine sono assolutamente superficiali.
Questionario distribuito alle famiglie.
Ma stiamo scherzando?
I criteri per la diagnosi del bruxismo nottuno di tutte le associazioni di medicina del sonno sono esclusivamente ELETTROMIOGRAFICI.
Si parla poi, nello studio, di serramento dei denti (bruxismo silenzioso), e non di digrignamento (bruxismo rumoroso).
Il bruxismo infantile può ANCHE essere la spia di un possibile disagio psicologico.
Ma non è certo il bruxismo ad essere una patologia nel bambino, a differenza dell’adulto.
E su questo lo studio fa una gran confusione.
La carta costa!!!!
E va utilizzata meglio, evitando di dare una dignità a lavori che potrebbero benissimo concorrere al premio Ignobel.
Buongiorno, Dottore,
la notizia è la traduzione di un abstract pubblicato sulla rivista impattata Plos One. Vero, il contenuto può non essere condivisibile; confidiamo nel fatto che chi ci segue commenti quanto pubblicato per dar vita a uno stimolante – speriamo! – contraddittorio.
Grazie per averci scritto
Un cordiale saluto e auguri
La redazione