L’ergonomia è una disciplina scientifica che l’odontoiatra deve saper padroneggiare al fine di garantire le proprie prestazioni professionali e salvaguardare la propria integrità fisica. Testi specialistici osservano come sia importante per il professionista sfruttare al massimo le proprie pause lavorative per rilassare la muscolatura e suggeriscono anche di cercare di variare la posizione durante l’atto clinico. L’assoluta maggioranza delle prestazioni odontoiatriche prevedono che l’operatore si mantenga in posizione seduta. L’esecuzione di fotografie odontoiatriche è un raro esempio di una fase clinica secondo la quale è normale che l’operatore si mantenga eretto. Alcuni interventi di chirurgia orale – in particolare nell’ambito della chirurgia estrattiva – permettono eventualmente di operare in piedi mantenendo il controllo del campo operatorio e risentendo relativamente degli effetti svantaggi (legati soprattutto al carico sulle ginocchia) rispetto alla posizione seduta. In questo senso, anche la scuola indirizza verso delle preferenze. Si fa riferimento a un recente lavoro indiano (Gadicherla 2018) che suggerisce una metodica alternativa nell’effettuazione di uno specifico atto chirurgico, ovvero l’estrazione di un molare inferiore destro. Lo studio fa riferimento alla posizione normale, illustrando in effetti una posizione ortostatica che replica nella sostanza quella seduta, con l’operatore che si pone a lato del paziente semireclinato. L’alternativa proposta, invece, appare pensata nello specifico sulla postura eretta (senza cambiamenti per il paziente) e prevede che l’operatore approcci il soggetto dal lato opposto (a ore 2) mantenendo la visione diretta sull’elemento da estrarre.

Al fine di validare la metodica, sono stati interpellati tramite questionario 63 sperimentatori tra studenti, medici ospedalieri e professionisti privati, il 60% dei quali erano donne. Criterio di inclusione era l’impiego della destra come mano dominante: va dunque immaginato di rapportare in maniera speculare la tecnica per i mancini, cosa comunque non eseguita nell’indagine.

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Quali vantaggi ergonomici porterebbe per l’odontoiatra questo approccio?

Il riscontro è risultato positivo e la valutazione statistica ha fornito riscontri positivi rispetto alla metodica convenzionale (in ortostatismo). La postura alternativa risulterebbe utile nel prevenire l’inarcamento delle spalle, dettato dalla ricerca della migliore visibilità.

La metodica risente naturalmente di una serie di limitazioni, in primo luogo di natura ambientale (per la quale non è immediato il confronto con la pratica quotidiana nei paesi occidentali) e lo studio, in quanto preliminare, richiede per definizione una serie di ulteriori indagini più approfondite. La tecnica viene peraltro proposta come attuabile anche in posizione seduta e può quantomeno essere contemplata come opzione chirurgica in un panorama operativo che costituisce comunque una delle basi, anche dal punto di vista scolastico, della manualità dell’odontoiatra.

Riferimenti bibliografici

Evaluation of a new ergonomic position for the operator/clinicians for the extraction of mandibular right posterior molar teeth Srikanth Gadicherla1, Kalyana Chakravarthy Pentapati2, Anupam Singh1, Evit Rajan John1, Komal Smriti3

 

Dall’India una singolare tecnica per ottenere vantaggi ergonomici in chirurgia estrattiva - Ultima modifica: 2018-04-17T05:35:57+00:00 da redazione