Nel 4 a.P. (avanti Pandemia) i giornalisti dell’Associated Press Investigative Team chiesero al Ministero della Salute degli USA di fornire le evidenze scientifiche disponibili sul filo interdentale e, data la loro mancanza, pubblicarono un articolo intitolato Medical benefits of dental floss unproven, che provocò un sisma mediatico globale costringendo le autorità sanitarie a replicare per evitare prevedibili e indesiderabili conseguenze, ma l’opera di difesa non era facile perché in effetti mancavano evidenze sperimentali inoppugnabili.
Da anni, infatti, in molte ricerche si affermava che l’uso del filo riduceva la placca e l’infiammazione gengivale più che il solo spazzolino ma, secondo altri studi, ciò non era dimostrato. Ora sono invece disponibili prove metodologicamente solide tra cui uno studio su più di duemila persone seguite per un periodo medio di 7,4 anni, di cui si occupa la seguente rassegna.

I dispositivi per l’igiene interdentale sono benefici per la salute orale a distanza di 7 anni

Holtfreter, B., Conrad, E., Kocher, T., Baumeister, S.-E., Völzke, H., & Welk, A.Interdental cleaning aids are beneficial for oral health at 7-year follow-up: Results from the Study of Health in Pomerania (SHIP-TREND). Journal of Clinical Periodontology, 51(3), 252-264 (2024).

Questa interessante ricerca, di cui è consigliata la lettura integrale per la sua rarità metodologica nella bibliografia odontoiatrica, è liberamente accessibile. Eseguita in una regione della ex-Germania est, l’indagine SHIP (Study of Health in Pomerania) ha preso in esame diversi temi sanitari, tra cui gli effetti dell’igiene interdentale con filo, scovolini e stuzzicadenti. Delle 4.420 persone arruolate tra il 2008 e il 2012, soltanto 2.507 sono state ricontrollate tra il 2014 e il 2018, con un intervallo medio di osservazione pari a 7,3 anni.
I parametri clinici valutati erano sanguinamento e profondità al sondaggio sulle superfici interprossimali, il livello di attacco clinico, la distanza smalto-cemento, il numero di carie interprossimali, il numero di denti mancanti, la frequenza dell’uso di filo e/o scovolini/stuzzicadenti. I risultati hanno dimostrato che in assenza di igiene interdentale, la placca aumentava del 32% e nel corso della durata della ricerca, filo e scovolini apportavano benefici significativi riducendo il sanguinamento al sondaggio, al contrario degli stuzzicadenti che invece si dimostravano dannosi. Non è però emersa alcuna correlazione significativa con il numero di carie e il numero di denti mancanti, anche se gli autori ritengono che l’igiene interdentale possa comunque ridurre questo rischio del 29%, come suggerisce l’analisi change-score (che però non è uno strumento idoneo a provare il rapporto causa-effetto).
Ulteriori prove a favore sono la riduzione della placca e del sanguinamento al sondaggio nei pazienti parodontali in percentuale quasi doppia rispetto a chi non usa filo o scovolini. Effetti più ridotti, ma comunque positivi, sono emersi anche dalla misura del livello di attacco. Gli autori concludono consigliando l’uso di questi ausili, che però deve essere bene insegnato ai pazienti, dato che usarli in modo scorretto può ledere i tessuti molli.

Salute orale, terapie odontoiatriche, malattie parodontali e uso di filo interdentale e scovolini in Corea

Kim YR. Comparison of Oral Health Status, Dental Treatment Items, Periodontal Disease between Use of Dental Floss and Interdental Toothbrush using the 6th Korea National Health and Nutrition Examination Survey. Iran J Public Health. 2022 Aug;51(8):1904-1905 20;8(2)

Gli autori hanno confrontato le condizioni orali di più di undicimila persone in base all’utilizzo del filo interdentale e/o degli scovolini. Ne è risultato che la prevalenza delle malattie parodontali è 0.837 volte inferiore nelle persone che li usano; più in dettaglio, il filo si è dimostrato meno efficace degli scovolini.

L’efficacia del filo interdentale sulla salute gengivale

Londero AB, Reiniger APP, Tavares RCR, Ferreira CM, Wikesjö UME, Kantorski KZ, Moreira CHC. Efficacy of dental floss in the management of gingival health: a randomized controlled clinical trial. Clin Oral Investig. 2022 Aug;26(8):5273-5280

In questa ricerca sono stati arruolati 75 soggetti non fumatori con almeno il 15% dei siti interpossimali positivi per sanguinamento al sondaggio; dopo essere stati casualmente suddivisi, un gruppo ha continuato a usare solo lo spazzolino, mentre l’altro è stato istruito a usare anche il filo una volta al giorno. Per due mesi i partecipanti venivano richiamati ogni settimana per essere addestrati alle manovre di igiene; i parametri clinici (indice gengivale e indice di placca) sono stati rilevati all’inizio, a 30 e a 60 giorni. Il miglioramento delle condizioni parodontali era evidente già dopo il primo mese e significativamente maggiore nel gruppo filo; particolare interessante, che conferma la difficoltà di imparare a usarlo bene, la riduzione della flogosi gengivale era più evidente nei settori anteriori.

Efficacia di tre ausili per l’igiene interdentale nel mantenimento della salute dei tessuti intorno a corone su impianti singoli

AlMoharib HS et al . Efficacy of Three Interdental Cleaning Methods for Peri-Implant Health Maintenance of Single Implant-Supported Crowns: A Randomised Clinical Trial. Oral Health Prev Dent. 2024 Jan 15;22(1):51-56

In questo studio, oltre a filo e scovolino, gli autori hanno verificato anche l’efficacia dell’idropulsore su 45 portatori di corone su impianti singoli casualmente divisi in tre gruppi. Tra i parametri, oltre ai classici indici di placca e gengivale, è stata rilevata la concentrazione di inteleuchina-6 (IL-6) con misurazioni eseguite all’inizio e dopo due settimane. I dati finali hanno evidenziato il miglioramento del controllo di placca in tutti i gruppi con un particolare interessante, ma non significativo dal punto di vista statistico, a favore dell’idropulsore e cioè la riduzione della IL-6. Al contrario, ma sempre al di sotto del significato statistico, questa molecola si presentava in concentrazioni maggiori negli altri due gruppi.

Gengivite: l’igiene degli spazi interdentali modifica la composizione del microbioma

Ge Y, Bamashmous S, Mancinelli-Lyle D, Zadeh M, Mohamadzadeh M, Kotsakis GA. Interdental oral hygiene interventions elicit varying compositional microbiome changes in naturally occurring gingivitis: Secondary data analysis from a clinical trial. J Clin Periodontol. 2024 Mar;51(3):309-318.

In questo articolo, liberamente accessibile online, è stata confrontata la composizione della placca di 36 pazienti che partecipavano a un’altra ricerca sull’efficacia di due diversi idropulsori e del filo interdentale in presenza di gengivite nella quale gli idropulsori hanno ottenuto risultati migliori (Mancinelli-Lyle D, et al. Effectiveness of a sonic-flosser toothbrush with different size brush heads and manual toothbrush plus dental floss on plaque, gingival bleeding and inflammation in adults with naturally occurring gingivitis: A 4-week randomized controlled trial. Int J Dent Hyg. 2023 Aug;21(3):624-633). Oltre agli indici di placca e di flogosi, la composizione della placca sottogengivale è stata analizzata mediante amplificazione e sequenziamento del materiale genetico prelevato. Nel complesso, dopo un mese la composizione del microbioma si è mantenuta stabile, anche se il carico microbico totale si è ridotto, ma sono state notate due importanti differenze nel gruppo idropulsori e cioè la riduzione dei patogeni parodontali e l’aumento relativo delle specie commensali con una riduzione della popolazione anaerobica. Quest’ultimo dato è suggestivo visto che nel parodonto malato la flora sottogengivale è dominata da specie anaerobie Gram negative.

Filo interdentale con nanocomplessi bioattivi per terapie gengivali mirate

Nakajima M, Nakajima N, Guo J, Mitragotri S. Engineering of bioactive nanocomplexes on dental floss for targeted gingival therapy. Bioeng Transl Med. 2022 Dec 20;8(2):e10452.

Questo articolo liberamente accessibile online illustra quello che potrebbe essere un prodotto in vendita nel futuro prossimo e cioè un filo rivestito con polifenoli e caricato di nanoparticelle di clorexidina. Com’è noto la tecnologia basata su particelle pari a un millesimo di mm è usata da tempo anche nell’industria dentale. Gli autori sono partiti dal fatto che il filo non gode di grandi simpatie e, soprattutto, è poco efficace se non usato bene. Pertanto un filo “ingegnerizzato” potrebbe essere di grande aiuto come dimostrano alcuni studi preliminari in base ai quali la nanoclorexidina resiste nel solco gengivale per diverse ore dopo l’uso del filo e, nella gengivite sperimentale del ratto, riesce a eliminare le specie anaerobie patogene. Questa tecnica potrebbe essere usata anche per somministrare localmente altri farmaci, come gli antiflogistici, evitando i problemi della via sistemica e riducendo i dosaggi. Infatti, il filo sperimentato in questa ricerca conteneva solo 10 microgrammi di clorexidina per cm, pari a un centesimo di quella contenuta in un risciacquo con 10 ml di clorexidina allo 0,2%.

Filo interdentale: efficacia e benefici sulla salute gengivale - Ultima modifica: 2024-12-13T10:09:47+00:00 da K4
Filo interdentale: efficacia e benefici sulla salute gengivale - Ultima modifica: 2024-12-13T10:09:47+00:00 da K4