L’osteite alveolare, detta anche alveolite post-estrattiva o alveolite secca, si manifesta in seguito ad una estrazione dentale e può risultare molto dolorosa.
È un’infiammazione dell’alveolo in cui era contenuto l’elemento dentale e può interessare sia l’arcata superiore che quella inferiore.
In genere vi è correlazione tra la complessità dell’estrazione, caratterizzata da manovre più indaginose, e la possibilità dell’insorgenza di osteite alveolare.
Il dolore nella maggior parte dei casi si manifesta qualche giorno dopo l’estrazione e può essere caratterizzato da fasi lievi, intermittenti o acute.
Questa condizione può persistere per 5 o 10 giorni e poi risolversi spontaneamente, anche se ciò è raro che accada.
Per quanto riguarda la gestione del dolore questa può essere gestita in differenti modi.
Osteite alveolare: quale rimedio al dolore
In questo studio del 2021 svolto da Reeshma and co. è stato fatto un confronto sulla capacità di ridurre questa spiacevole sensazione mediante l’utilizzo di fibrina ricca di piastrine (PRF) e ossido di zinco-eugenolo (ZOE).
Sono stati presi in esame 70 pazienti e sono stati divisi in due gruppi da 35 persone ciascuno. I pazienti del primo gruppo, il gruppo A, hanno ricevuto un trattamento con ZOE mentre quelli del gruppo B hanno ricevuto PRF.
Dopodiché, nel 1o, 3o, 5o e 7o giorno successivo agli interventi, sono state valutate le risposte al dolore sulla base di una scala analogica visiva (VAS). Successivamente sono stati raccolti tutti i dati e analizzati con l’ausilio dei test chi-quadro, test t e test U di Mann-Whitney.
I punteggi medi di VAS valutati a 1,3,5 e 7 giorni erano rispettivamente 7.4 ±1.5, 5.1 ± 1.1, 3.4 ± 0.9 e 2.1 ± 0.7 per i pazienti trattati con ZOE e 4.1 ± 1.2, 2.6 ± 0.9, 1.7 ± 0.9 e 0.8 ± 0.8 per quelli che avevano ricevuto PRF.
I risultati hanno evidenziato come, sia ZOE che PRF, siano efficaci nel controllo del dolore determinato da osteite alveolare. È da sottolineare però che l’intensità del dolore valutata con il punteggio VAS era inferiore nel gruppo PRF rispetto al gruppo ZOE in tutti i giorni dei follow-up.
La fibrina ricca di piastrine in questo caso ha dunque una risposta migliore rispetto all’ossido di zinco eugenolo. È minimamente invasiva, comporta un basso rischio di antigienicità e conferisce una miglior guarigione e sollievo dal dolore.