Le faccette dentali rappresentano una soluzione estetica ampiamente adottata nella pratica odontoiatrica. Nel corso degli anni, la letteratura scientifica ha dedicato molta attenzione a questo argomento. Tuttavia, nonostante la grande quantità di ricerche disponibili, rimangono incerte le implicazioni di diversi fattori. Tra questi, ricordiamo la preparazione del dente, l'invecchiamento dei materiali, il tipo di faccetta e di cemento resinoso che possono avere un ruolo determinante. Una ricerca condotta presso due diversi atenei, Taibah University (Arabia Saudita) e The University of Alabama at Birmingham (USA), ha esplorato i principali elementi che influenzano il successo delle faccette dentali, analizzando come le evidenze raccolte nei test di laboratorio si traducano nella pratica clinica.
Preparazione, invecchiamento e materiali utilizzati per le faccette dentali
Nella ricerca considerata, una revisione narrativa della letteratura, sono stati esaminati vari aspetti tecnici delle faccette dentali, tra cui la chiusura marginale e interna, la microdurezza, l’assorbimento dell’acqua, la solubilità, la lucidabilità, la ritenzione e l’usura. Questi fattori, studiati principalmente in contesti di laboratorio, hanno fornito indicazioni preziose per migliorare la durata e l’efficacia delle faccette.
Tasso di sopravvivenza e fattori chiave
I risultati hanno dimostrato che le faccette dentali possiedono generalmente un alto tasso di sopravvivenza, con oltre il 90% delle faccette che mantengono la loro funzionalità per oltre 10 anni. Un elemento cruciale per il successo a lungo termine è la quantità di smalto conservato durante la preparazione del dente. Le faccette in vetroceramica che richiedono una preparazione minima o nulla hanno evidenziato i tassi di sopravvivenza più elevati.
Frattura, distacco e cambiamento di colore
La frattura rappresenta il principale meccanismo di fallimento delle faccette dentali, con un impatto significativo sulla loro durata. Altri fattori di insuccesso includono il distacco delle faccette e il cambiamento di colore nel tempo, problematiche che possono essere aggravate da attività parafunzionali come il bruxismo.
Come ridurre i rischi di fallimento
Per ridurre l’incidenza delle fratture, è essenziale una valutazione accurata dell’occlusione immediatamente dopo la cementazione. Oltre all’utilizzo di materiali per faccette ad alta resistenza, cementi resinosi con moduli bassi e strati sottili di faccette lucidate con precisione. Inoltre, il rischio di distacco può essere minimizzato optando per una preparazione minima del dente e sigillando immediatamente la dentina esposta. È altrettanto importante evitare la contaminazione da sangue, saliva, olio del manipolo o paste lucidanti contenenti fluoro. Un trattamento superficiale corretto, come 20 secondi di mordenzatura con acido fluoridrico seguiti da 60 secondi di applicazione di silano per le faccette in vetroceramica, insieme alla polimerizzazione a luce per le faccette sottili, può contribuire ulteriormente al successo del trattamento.
Conclusioni
Secondo l'evidenza raccolta dai test di laboratorio, le faccette dentali hanno generalmente un’alta probabilità di successo a lungo termine. Tuttavia, il risultato clinico dipende da una serie di fattori critici che vanno dalla tecnica di preparazione alla scelta dei materiali. Comprendere e applicare questi principi nella pratica quotidiana può contribuire a migliorare significativamente i tassi di successo delle faccette dentali. Garantendo risultati estetici e funzionali duraturi per i pazienti, proprio come evidenzia lo studio pubblicato sul Journal of Functional Biomaterials.