La parodontite è una patologia che richiede interventi tempestivi, ma anche ben dilazionati nel tempo. Il paziente parodontale deve infatti seguire scrupolosamente le indicazioni cliniche e sottoporsi ai controlli periodici. Ed è proprio la frequentazione costante dello studio dentistico a consentire a questi soggetti di poter beneficiare di un servizio aggiuntivo: la possibilità di ricevere una diagnosi precoce di diabete mellito di tipo II. Uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori del'Università di Siviglia, Spagna, ha messo al vaglio scientifico l'incidenza di questa malattia tra i pazienti in cura, anche per la malattia parodontale. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Dentistry. E sembrano invitare gli odontoiatri a compiere una seria riflessione sul ruolo che i professionisti della salute orale potrebbero avere nella sanità del prossimo futuro.
Il diabete non diagnosticato, un problema sottovalutato
Solo un paziente su 2, tra quelli affetti da diabete, riceve una diagnosi corretta. Gli altri possono ignorare anche per lungo tempo la malattia che nelle sue fasi iniziali potrebbe essere curata meglio. In particolare è sottostimata la condizione di prediabete tra gli anziani. Proprio come il diabete non diagnosticato che aumenta con l'età e che si tima possa raggiungere il 3,5%. Sfruttando le correlazioni ormai certe e ben note tra parodontite e diabete, è possibile compiere uno screening tra i pazienti odontoiatrici. Proprio come hanno fatto i ricercatori che ha preso in esame un gruppo di pazienti maschi di età superiore ai 50 anni. Di questi, gli autori dello studio hanno analizzato lo stato di salute parodontale, ma anche la presenza dei fattori di rischio comuni ad entrambe le patologie.
I risultati dello screening
Dopo aver eseguito esami parodontali, biochimici e microbiologici dei pazienti, i ricercatori ne hanno anche analizzato il profilo nutrizionale e il grado di attività fisica dichiarato. Tra i 106 pazienti esaminati, 6 (5,6%) avevano il diabete ma non lo sapevano e 37 (34,9) il prediabete senza averne avuto alcuna diagnosi precedente. La maggior parte delle persone prese in esame era in sovrappeso e aveva la pressione arteriosa sistolica alta.
Parodontite e diabete, due patologie da tener a bada insieme
Analizzando i risultati dello screening che ha condotto i ricercatori a compiere diverse diagnosi di diabete e prediabete tra i pazienti parodontali, emergono diversi e interessanti aspetti. Innanzitutto, la gravità della parodontite era più marcata nei pazienti affetti da diabete. Quelli con prediabete e parodontite, invece, mostravano entrambi una bassa aderenza alla dieta mediterranea. Segno di come le due patologie corrano in un certo senso insieme e insieme potrebbero essere contrastate. Purché l'odontoiatra, però, decida di assumersi una responsabiità in più e cioè quella di promuovere la salute orale non più fine a se stessa, ma in relazione a quella dell'intero organismo. Per farlo, dovrà togliersi i panni del dentista per indossare quelli del medico della bocca.