L’impronta rappresenta un passaggio fondamentale: un’impronta imprecisa porterà alla realizzazione di un manufatto impreciso e viceversa. I materiali più comunemente utilizzati sono i VPS che hanno raggiunto livelli di performance elevati, fornendo al clinico maggiori opportunità. Essi verranno confrontati anche con i sistemi di impronta digitale. In implantoprotesi l’obiettivo dell’impronta è rilevare e trasferire al laboratorio la posizione tridimensionale dell’impianto, per realizzare la sovrastruttura protesica. I VPS offrono oggi le caratteristiche di rigidità e stabilità dimensionali di cui si ha bisogno; inoltre, in taluni casi possono evitare l’operazione di splintaggio e, qualora il workflow lo preveda, scansionare l’impronta senza l’utilizzo di polveri.
Relatori: Dr. Ezio Bruna & Dr. Michele Antonio Lopez