La TC cone beam è attualmente l’esame radiodiagnostico di secondo livello maggiormente prescritto in ambito odontoiatrico. Nonostante i miglioramenti tecnici, rimane sempre una metodica che espone il paziente a una quantità rilevante di radiazioni ionizzanti e deve, per questo, essere giustificata da esigenze diagnostiche e garantire immagini tridimensionali di elevata qualità.
Proprio la qualità dell’immagine può essere condizionata negativamente da alcuni aspetti tecnici, legati al movimento del detettore o a fenomeni meccanici e comunque non dipendenti dall’intervento umano, ma comunque soggetti a periodici processi di ricalibrazione.
Un interessante studio tecnico, condotto da Abella e colleghi e recentemente pubblicato su Medical physics, si è proposto di caratterizzare gli effetti degli errori nei parametri geometrici della TC cone beam. Per ciascun parametro geometrico, i ricercatori hanno valutato gli effetti sull'immagine e stimato la tolleranza. In aggiunta, hanno studiamo anche come tali effetti possano dipendere dai parametri di acquisizione che influenzano la risoluzione spaziale: dimensione dei pixel, momento angolare, ingrandimento.
Gli sperimentatori hanno simulato la geometria di un sistema CBCT dotato di braccio a C, detettore a pannello piatto da 2048×1536 pixel da 194 μm e area di proiezione da 40 × 30 cm. Sono stati impostati un fattore di ingrandimento di 1.97 con FOV 201 × 201 × 151 mm3.
Le simulazioni sono state condotte, tramite l’uso di 4 fantocci da radiologia, con un software emulatore della CBCT impostato su condizioni reali, disallineamenti sistematici e casuali. È stato operato un confronto tra le ricostruzioni con e senza errori, di modo da identificare gli artefatti introdotti nell'immagine ricostruita. In più, con gli stessi dati è stato possibile stabilire la tolleranza, per quanto concerne gli errori di calibrazione, utile a definire una qualità dell'immagine ancora accettabile.
Gli errori sistematici determinano sfocatura, distorsione della forma e/o riduzione del campo visivo assiale. Gli errori casuali causano ancora sfocature e striature, con una tolleranza più che doppia rispetto a quella degli errori sistematici.
I valori di tolleranza, elencati di seguito, fanno riferimento agli errori di posizione del rivelatore lungo la direzione tangenziale: < 0.2° di inclinazione, < 0.4 mm di spostamento orizzontale, < 2 mm di spostamento verticale, < 1,5° di rotazione, < 2° di tilt e < 3 mm a livello del detettore.
In conclusione, gli autori reputano di aver fornito una simulazione completa e realistica degli effetti che gli errori nella caratterizzazione geometrica hanno sulla qualità dell'immagine in un sistema CBCT. Hanno anche definito dei parametri di tolleranza, aspetto questo forse ancora più utile dal punto pratico, in quanto utile all’ottimizzazione dei processi di calibrazione.