Il lavoro elenca alcuni coefficienti biochimici, fornendo anche degli spunti su come evitare quelli estrinseci e limitare gli intrinseci.
I fattori eziologici intrinseci ed estrinseci responsabili dell’erosione dentale sono ben noti, così come lo sono i processi chimici che portano all’iniziale demineralizzazione, all’indebolimento e all’eventuale abrasione della superficie dentale. Di massima importanza sono il pH, l’acidità titolabile, la concentrazione di fosfato di calcio, il contenuto in fluoro dell’agente erosivo, il quale determina il grado di saturazione rispetto alla componente minerale del dente, e quindi la forza dell’erosione. Tra i fattori biologici protettivi, la saliva e il suo contributo alla formazione di pellicola sono di massima importanza. Il flusso salivare scarso è stato direttamente associato con l’erosione dentale. La pellicola che si forma ha dimostrato di avere un effetto protettivo contro l’erosione acida, agendo come barriera di diffusione. Vi è una notevole concordanza tra l’eziologia dell’erosione dentale e quella dell’ipersensibilità dentinale. L’educazione del paziente sulle cause e sulla prevenzione dell’erosione dentale sono essenziali per prevenirne la progressione. Va consigliato di ridurre o eliminare l’uso di bibite acide e succhi, prediligendo bevande ad acidità ridotta. La frequente applicazione topica di fluoruri ad alta concentrazione può dare qualche beneficio nel prevenire l’ulteriore demineralizzazione e aumentare la resistenza all’abrasione delle lesioni in atto.
L’abrasione dentale, dalla diagnosi al trattamento mini invasivo sarà oggetto delle tematiche affrontate nel corso del congresso internazionale Innovazione, sostenibilità e stili di vita, organizzato da “Il Dentista Moderno”, che si terrà a Milano il 3 luglio 2015 presso l’hotel Marriott.
Per il programma completo del congresso clicca qui
Fonte:
Erosion – Chemical and biological factors of importance to the dental practitioner.
Zero DT, Lussi A.
Int Dent J. 2005;55(4 Suppl 1):285-90.