Enrico Gherlone. Innovazione tecnologica e accessibilità delle cure

Il digitale e l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando l’odontoiatria con processi e protocolli innovativi. Attraverso il loro uso consapevole, sarà possibile ottimizzare le procedure per offrire un migliore servizio ai pazienti e favorire la riduzione dei costi: un traguardo che, se gestito in modo etico, potrà rendere i trattamenti odontoiatrici più accessibili anche alle fasce di popolazione economicamente più fragili.

Forse è ancora presto per comprenderne appieno tutti gli effetti, ma il cambiamento tecnologico epocale che ha coinvolto il settore odontoiatrico e che già consente di semplificare e snellire molti aspetti della pratica clinica quotidiana, migliorando predicibilità e precisione, potrebbe avere ulteriori effetti positivi. Ad esempio, la possibilità di effettuare in minor tempo un maggior numero di trattamenti, senza rinunciare alla qualità e offrendo il massimo comfort per i pazienti. Questo porterebbe inevitabilmente a una riduzione dei costi delle cure che, se gestita in modo etico e su larga scala, potrebbe finalmente consentire anche alle fasce di popolazione economicamente più deboli di accedere liberamente a trattamenti finora evitati o rimandati perché considerati troppo onerosi. Almeno questo è quello che auspica il professor Enrico Gherlone, Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore dell’Unità di Odontoiatria presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele, che nella sua lunga carriera accademica e istituzionale ha contribuito all’evoluzione dell’odontoiatria digitale e alla formazione dei futuri professionisti, riservando sempre però un’attenzione particolare all’accessibilità delle cure e all’odontoiatria sociale.

 

Il prof. Enrico Gherlone, Rettore dell'Università Vita-Salute San Raffaele e direttore dell'Odontoiatria dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano
Professor Gherlone, in virtù della sua lunga esperienza in ambito sanitario e delle sue posizioni istituzionali, come descriverebbe l’attuale scenario del settore odontoiatrico?

Grazie alle posizioni istituzionali che nel corso della mia carriera ho ricoperto e che attualmente ricopro, ritengo di osservare da una visione privilegiata l’ambiente sanitario sia da punto di vista politico che tecnico-scientifico. Le due cose, anche se potrebbero apparire antitetiche, in realtà sono correlate, così come il progresso e la globalizzazione hanno dato sicuramente impulso e generato profondi cambiamenti nel settore odontoiatrico, sia in merito alle richieste dei pazienti sia in termini di offerta nelle cure. Non bisogna dimenticare inoltre la pandemia, che ci ha fatto capire quanto sia importante la salute nella sua interezza, compresa quella orale, che troppe volte è o è stata minimizzata.

Il cambiamento più grande degli ultimi decenni è stato senza dubbio l’avvento delle nuove tecnologie. Quali sono i principali vantaggi?

Attualmente le tecnologie hanno un ruolo preponderante. Si è passati da un approccio di tipo completamente analogico a uno digitale o, ancora, a una commistione dei due. L’avvento del digitale nel mondo odontoiatrico ha rappresentato una vera rivoluzione andando a intervenire a tutti i livelli, a partire dalle fasi di diagnosi con l’imaging digitale per mezzo delle CT cone-beam, grazie alle quali disponiamo di immagini tridimensionali dettagliate delle strutture ossee e dentali a fronte di una minima esposizione ai raggi x, per passare alle terapie con l’introduzione degli scanner intraorali, che nel giro di pochi anni hanno sostituito le tecniche tradizionali di impronta nella maggior parte dei casi, garantendo un migliore comfort per il paziente senza per questo inficiare sul risultato finale. I vantaggi degli scanner non si esauriscono però solo negli aspetti appena citati. Essi infatti garantiscono più alto livello di igienicità rispetto ai sistemi convenzionali, permettono di trasferire quasi in tempo reale le informazioni necessarie al laboratorio odontotecnico per la realizzazione dei manufatti protesici attraverso la rete Internet e consentono una facile conservazione dei dati acquisiti senza alcun deterioramento, sia su supporti di memoria sia in cloud per tempi virtualmente infiniti e senza la necessità di disporre di uno spazio fisico in cui stoccare i tradizionali modelli in gesso. Quest’ultimo aspetto in particolare è doppiamente vantaggioso in quanto, se da un lato rende possibile effettuare copie di qualsiasi lavoro protesico precedentemente realizzato, dall’altro risulta strategico anche sotto il profilo della tutela medico-legale del professionista.

Un cambiamento che oltre al modo di fare diagnosi ha trasformato anche l’approccio alla produzione di manufatti protesici...

Nel campo della manifattura odontotecnica, l’introduzione dei sistemi di progettazione e produzione CAD/CAM e la stampa 3D hanno automatizzato e velocizzato numerose fasi di realizzazione dei manufatti protesici, a vantaggio di una più rapida produzione per far fronte alle richieste dei clinici. Attualmente, grazie al CAD/CAM è possibile difatti delegare alla macchine la fabbricazione del manufatto protesico senza necessità di supervisione alcuna e con cicli produttivi continuativi che massimizzano i livelli di operatività del laboratorio odontotecnico e garantiscono il mantenimento nel tempo degli standard di produzione in quanto, una volta progettata la protesi al computer, è la macchina che ne cura la realizzazione, mentre il tecnico interviene solo in fase finale, per le ultime rifiniture.

Cosa possiamo aspettarci, invece, dall’Intelligenza Artificiale?

Non si può non menzionare l’introduzione dell’intelligenza artificiale a supporto di tutte queste tecnologie, quale ulteriore ausilio alla pratica quotidiana che facilita e velocizza tanto le procedure diagnostiche quanto quelle cliniche o di laboratorio e che viene impiegata anche nell’ambito della telemedicina odontoiatrica e nel monitoraggio a distanza del paziente, trovando sempre maggior impiego soprattutto nell’ambito dei trattamenti ortodontici. Questo contribuisce a migliorare l’efficienza delle cure e a fornire soluzioni innovative.

In termini economici, quanto è realmente vantaggioso inserire le nuove tecnologie nella routine quotidiana?

L’aspetto economico ha avuto e ha un ruolo fondamentale, perché sicuramente questi nuovi approcci tecnologici, al netto degli investimenti iniziali, portano a una riduzione dei costi e permettono, attraverso un loro uso consapevole, di aumentare il numero di prestazioni odontoiatriche, un traguardo che da anni si sta cercando di raggiungere per risolvere l’annoso tema dei troppi pazienti che non riescono a sottoporsi a cure orali adeguate proprio per ragioni di natura economica. Grazie alle nuove tecnologie di cui oggi disponiamo e ai vantaggi che esse ci offrono quotidianamente, ritengo si siano gettate solide basi su cui sia possibile costruire un concreto e realizzabile programma di odontoiatria sociale, tanto voluto negli anni anche dalla politica e mai potuto realizzare, se non saltuariamente e a “macchia di leopardo”, che supporti le fasce di popolazione più deboli, offrendo la possibilità di usufruire delle cure odontoiatriche di cui necessitano in maniera affidabile, predicibile e sostenibile.

Come deve evolvere la formazione degli odontoiatri per restare al passo?

L’innovazione deve essere necessariamente traslata nella formazione. L’insegnamento under-graduate e quello post-graduate hanno dovuto tenere in considerazione i profondi mutamenti evolutivi tecnico-scientifici dei protocolli diagnostici e terapeutici. Oggi, infatti, sempre più si osserva, accanto all’insegnamento tradizionale, anche quello digitale.

Tra i temi più caldi del momento vi è sicuramente anche l’approccio degli odontoiatri alla medicina estetica del volto. Qual è il suo punto di vista?

È sicuramente un punto di discussione importante. Le recenti disposizioni legislative hanno reso possibile l’ottimizzazione e l’implementazione estetica delle terapie a disposizione dell'odontoiatra. Questo ha indubbiamente generato un notevole vantaggio economico per gli operatori, permettendo loro di arrivare, inserendo i protocolli chirurgico-estetici del viso, a un fatturato identico a quello dell’odontoiatria tradizionale.

 

Enrico F. Gherlone

Magnifico Rettore e Vicepresidente C.D.A Università Vita-Salute San Raffaele (Mi).
Ordinario di Malattie Odontostomatologiche.
Direttore del Dipartimento di Odontoiatria IRCCS Ospedale San Raffaele (Mi).
Membro del Consiglio Superiore di Sanità.
Membro dell’Osservatorio Nazionale per la Formazione Specialistica Sanitaria.
Presidente SIPRO dal 2025.
Enrico Gherlone. Innovazione tecnologica e accessibilità delle cure - Ultima modifica: 2025-03-19T16:41:01+00:00 da Paola Brambilla
Enrico Gherlone. Innovazione tecnologica e accessibilità delle cure - Ultima modifica: 2025-03-19T16:41:01+00:00 da Paola Brambilla