Dopo aver restituito, negli ultimi giorni di dicembre, una media di 440 euro a circa 57mila camici bianchi – come integrazione dei Bonus Enpam ed Enpam Plus già corrisposti nei mesi scorsi –, nei primi giorni del 2021 la Fondazione Enpam ha anche inviato i bonifici relativi agli indennizzi statali per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020 a circa 2000 iscritti che, in un primo momento, erano stati esclusi a causa di una norma del governo che penalizzava i professionisti iscritti all’Inps, e che è stata eliminata a seguito delle proteste dell’Enpam e dell’Adepp (Associazione degli Enti di Previdenza Privati).
«Sui bonus che avevamo destinato a medici e odontoiatri con nostre risorse lo Stato ha rinunciato a incamerare imposte» ha spiegato Alberto Oliveti, Presidente Enpam. «Abbiamo quindi subito disposto un ulteriore bonifico ai nostri iscritti, corrispondente proprio alle ritenute d’acconto che eravamo stati costretti a fare.»
E aggiunge: «Su questo aspetto il Parlamento ha fatto giustizia. Era evidente, infatti, che i sussidi statali che abbiamo anticipato per conto dello Stato e che già in partenza erano esentasse, e i bonus che abbiamo finanziato come Enpam erano analoghi nella sostanza. Non aveva senso, dunque, che medici e odontoiatri in difficoltà pagassero le tasse su quelli finanziati con risorse della Fondazione».