I dati epidemiologici indicano nella regione orale la seconda area corporea più frequentemente coinvolta da lesioni traumatiche nella fascia d'età al di sotto dei 6 anni, con una prevalenza globale del 17%.
Questa fase della vita risulta di particolare importanza per quanto concerne i processi accrescitivi e, anche dal punto di vista odontoiatrico, è assai delicata. Nel corso del sesto anno di vita, infatti, di norma erompe il primo elemento dentale permanente (primo molare inferiore), la cui radice va incontro a un periodo di maturazione compreso tra i 12 e i 14 mesi: tale evento determina l'apertura del periodo della dentizione mista, ossia la transizione alla dentatura permanente.
A monte, la calcificazione delle prime gemme dei permanenti ha inizio a ridosso della nascita, entro il sesto mese di vita extrauterina. A 18-24 mesi si osserva la completa eruzione degli incisivi superiori decidui, gli elementi normalmente più esposti a traumatismo.
Il potenziale danno ai denti in via di sviluppo derivante dal trauma è correlato all'età, a causa della vicinanza tra le radici degli incisivi primari e i germi dei denti permanenti proprio durante i primi 5 anni di vita. La controindicazione al reimpianto dei decidui avulsi è legata, infatti, anche al rischio di causare ulteriori traumi al paziente pediatrico, soprattutto se si guarda in prospettiva.
Previa realizzazione di una radiografia a conferma dell'eventuale spostamento del dente al di fuori dalla sede alveolare o, a maggior ragione, a fronte di un'avulsione conclamata, le complicanze a lungo termine possono variare da lievi a gravi, sulla base del danno al germe dentale e alle esigenze terapeutiche.
Tra le complicanze lievi, si ritrovano le forme di discromia giallo-marrone dello smalto e l'ipoplasia dentale, secondo Andreasen le conseguenze più comuni di lussazione dei denti decidui a carico dei permanenti.
L'ipoplasia post-traumatica è un difetto esterno eventualmente associato a discolorazione. È generalmente associata a eventi traumatici occorsi prima dei 3 anni, a calcificazione della corona dell'incisivo permanente già iniziata (fase 3 secondo Nolla).
L'ipoplasia circolare dello smalto rappresenta un esito tipico dei traumi da intrusione o avulsione degli elementi primari. Si caratterizza solitamente per la presenza di un solco orizzontale che circonda la corona cervicalmente all'area discromica.
Più gravi sono i disturbi dello sviluppo dentale, come dilacerazione coronale o radicolare, e dell'eruzione. Queste problematiche richiedono spesso un approccio multidisciplinare in quanto, qualora una terapia conservativa risultasse non attuabile, diventerebbe obbligatorio un trattamento chirurgico (esposizione coronale) – ortodontico o, in presenza di completo arresto della formazione della radice e conseguente inclusione, puramente chirurgico (estrazione).
Riferimenti bibliografici